Berlusconi punta sul proporzionale Trattative con il Pd

Berlusconi lancia il sistema con preferenze e sbarramento al 5%. E sul ritorno in campo dice: "Mi metto a dieta e decido a settembre"

Berlusconi punta  sul proporzionale Trattative con il Pd

Roma - «Mi metto a dieta, perdo cinque o sei chili, poi a settembre decido». Una frase sibillina quella con cui il Cavaliere qualche giorno fa ha congedato un suo ospite abituale, ma che dà la misura di quanto Berlusconi ancora tenga aperte tutte le diverse ipotesi sul tavolo e non escluda alcuna soluzione. D’altra parte, spiegava all’interlocutore di cui sopra, «il mio unico obiettivo è fare quanto mi è possibile per ottenere il risultato migliore possibile» alle prossime elezioni. Ed è seguendo questo criterio che «deciderò il da farsi». Sia sul fronte Pdl che su quello delle liste civiche, sia per quel che riguarda le alleanze che la premiership.

Quello su cui il fondatore del Pdl sembra avere le idee chiare, invece, è la legge elettorale. Che, se ne è ormai convinto, va cambiata. Nella cena di martedì sera a Palazzo Grazioli se ne è parlato abbondantemente, con il Cavaliere che non nascondeva la sua preferenza per un sistema proporzionale con soglia di sbarramento al 5%, premio di maggioranza e reintroduzione delle preferenze.

È su questo d’altra parte che stanno ragionando con ripetuti scambi di appunti scritti Verdini e l’esponente del Pd Migliavacca. La trattativa, insomma, è in corso. Anche se sono diversi i punti su cui fare chiarezza. Intanto sul premio di maggioranza: Berlusconi lo vorrebbe al primo partito, Bersani (ma anche l’area degli ex An) alla coalizione. Si ipotizza, poi, un 60% di preferenze e un 40% di nomi bloccati (ma la quota potrebbe essere anche 70-30), con la preferenza multipla come per il Parlamento europeo. Ipotesi che ieri in Transatlantico faceva molto discutere alcuni deputati del Pdl convinti che il sistema porterà solo ad «una guerra fratricida» e al «voto di scambio». Lo sbarramento, invece, lo si immagina al 5%, magari con una clausola salva-Lega che tuteli i partiti che in almeno due regioni superino il 10%.

Tutti punti, comunque, da discutere con il Pd, perché - spiegava Verdini qualche giorno fa - è chiaro che Bersani «non cederà su tutto».
Ecco, in uno scenario simile il Cavaliere continuerebbe a poter giocare diverse partite. Compresa quella di ricandidarsi a Palazzo Chigi o di schierare a fianco del Pdl una lista di berlusconiani doc (si sgonfierebbe, invece, l’ipotesi delle tante liste satellite che difficilmente supererebbero lo sbarramento). La verità, però, è che ancora presto per disegnare scenari che dipenderanno soprattutto dalle future alleanze. Di certo, però, c’è che Berlusconi sta iniziando a guardare a Monti con un approccio diverso. Che intorno al premier si stiano infatti muovendo diverse forze che puntano a una prossima legislatura in continuità con il Professore non è un segreto e il Cavaliere ora valuta anche quello scenario che pare gli abbiano caldeggiato giorni fa anche un gruppo di banchieri riuniti dal presidente di Banca Mediolanum Ennio Doris. Uno scenario, questo, che piace come è noto a Frattini che ieri lo ha rilanciato causando qualche mal di pancia anche tra chi la vede come lui. Perché così - obiettava un ex ministro - «rischiamo solo di bruciare i tempi».

Decisamente contrari, invece, restano buona parte dei vertici del Pdl. E non solo gli ex An se Cicchitto dice chiaro che «l’ipotesi grande coalizione post 2013 serve solo a dare una mano a Grillo». Più netto Corsaro, convinto che se nei prossimi mesi il Pdl imboccherà questa strada «non tutto il partito sarà disposto a seguirla» e sarà forte «la pulsione a costruire ipotesi alternative». Insomma, c’è il rischio di una spaccatura.
Anche perché il Pdl continua a vivere un equilibrio precario, vista la grande insofferenza verso una linea politica che viene considerata «ondivaga» dai più.

«Dobbiamo focalizzarci su battaglie chiare e che interessano il nostro elettorato», spiega la Gelmini. E tra questo c’è quella di «pretendere che si facciano corposi tagli alla spesa e si eviti un aumento dell’Iva che graverebbe sulle tasche di tutti i cittadini».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica