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Camusso pronta alle barricate contro Renzi. Cisl e Uil frenano

La Camusso: "Se ai lavoratori non arrivano risposte o se si tolgono risorse ci sarà un problema di risposta al mondo del lavoro"

Camusso pronta alle barricate contro Renzi. Cisl e Uil frenano

Non si ferma il pressing della Cgil sul governo Renzi. In ballo ci sono i dieci miliardi che Palazzo Chigi ha promesso di dare agli italiani, riducendo l'Irpef. Misura con la quale si spera di ridare fiato all'economia facendo ripartire un po' i consumi (dovrebbero essere circa 80 euro in più in busta paga a chi guadagna fino a 1500 euro al mese). Ma per Susanna Camusso, che è tornata a minacciare uno sciopero, prima di tutto bisogna dare un segnale forte al mondo del lavoro. "Capisco che Renzi abbia una visione calcistica del mondo - ha detto il segretario generale della Cgil, rispondendo a Bari a una domanda dei giornalisti su una presunta rivalità tra sindacati e Confindustria circa la destinazione delle risorse nel prossimo Cdm - ma il mondo non è fatto di derby. Il tema è a chi vuoi dare delle risposte. Abbiamo detto in molte occasioni che bisogna far ripartire i consumi e l’economia di questo Paese, bisogna ridare potere d’acquisto a chi l’ha perso, cioè ai lavoratori ed ai pensionati. Lui stesso dice che interventi erano stati dati precedentemente sul cuneo fiscale ma non avevano dato risultati perché distribuiti a pioggia credo che si risponda da solo sulle ragioni per cui chiediamo che queste risorse vadano a lavoratori e pensionati".

"Renzi disattento a chi ha già pagato"

"Renzi mi è parso disattento al fatto che c’è una parte del Paese che ha pagato un prezzo altissimo durante questa crisi, che ha più volte cercato di invertire le politiche economiche proprio perchè la crisi non continuasse a precipitare", una parte di
Paese che attende "una svolta". Il presidente del Consiglio - secondo la Camusso - "deve sapere che quella parte del Paese e quella parte del mondo del lavoro e delle pensioni sta guardando ai suoi tanti annunci e alle coerenze che poi ci saranno tra gli annunci che fa e l’idea di avere una effettiva svolta di politica economica".

"Se si tolgono risorse ai lavoratori ci sarà risposta"

Renzi "deve sapere - insiste la Camusso - che se ai lavoratori non arrivano risposte o se si tolgono risorse e si riduce la coperta degli ammortizzatori ci sarà un problema di risposta al mondo del lavoro". Il premier - ha aggiunto - pensa che non c’è un tema di rapporto con le parti sociali. La nostra opinione è che sbaglia. Il messaggio che vogliamo dare è che continua a lanciare dei titoli ma non si vede il merito di quei titoli. Se quei titoli risponderanno a ridare potere d’acquisto a pensionati e lavoratori saremo i primi ad essere felici, se vogliono dire che si faranno ammortizzatori sociali niversali che diano la copertura a tutti saremo più felici".

Bonanni critico verso la Cgil

"La Camusso può parlare di sciopero come vuole, non è la prima volta che agisce da sola. C'è bisogno di più concordia nel Paese, servono più calma e determinazione". Lo ha detto ai microfoni di SkyTg24 il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, riferendosi alla minaccia di sciopero avanzata dalla Camusso.

Angeletti: ridurre imposte anche alle imprese

Esiste "una connessione molto forte fra tasse e occupazione" secondo il leader della Uil, Luigi Angeletti che, intervistato ieri da "La Stampa", ritiene una vera presa in giro qualunque discorso che dica "affrontiamo la disoccupazione senza affrontare contemporaneamente il problema fiscale". Quindi, prosegue Angeletti, ridurre le tasse alle aziende che assumono "è probabilmente una delle iniziative più efficaci che si possano fare".

Landini: Renzi pensi al governo non alla Cgil

"Renzi sia più attento non alle dinamiche interne alla Cgil ma a quello che fa il governo", ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a margine di un convegno sul lavoro organizzato da Sel.

Rispondendo ad una domanda su un’eventuale rivalità tra lui e Camusso, Landini ha spiegato: "Io sto al merito, la personalizzazione rischia di spostare il discorso".

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