MilanoClamorosa svolta nelle indagini sulla sparatoria di via Muratori dove sono stati uccisi due coniugi, italiano lui dominicana lei. Ieri nella loro abitazione gli investigatori della mobile hanno trovato poco meno di mezzo etto di cocaina. Un rinvenimento che aprirebbe nuovi scenari, suffragati dalle inquietanti frasi messe su Facebook dalla moglie «Sono stanca di sopportare questa gente del diavolo». Attorno a lei in particolare si accentrano le attenzioni degli inquirenti, anche perché dalle prime testimonianze, è stata proprio la donna a cadere per prima sotto il piombo dei sicari. Quasi fosse il bersaglio più importante.
La droga dunque potrebbe essere uno spiraglio utile per capire chi e perché abbia ucciso Massimiliano Spelta, 43 anni, e Carolina Sulejni Pajiano Ortiz, 21 anni. Un delitto nello stile e nella modalità della criminalità organizzata, anche se le vittime risultano incensurate e senza nessun rapporto con la malavita. Ieri alla squadra mobile gli investigatori hanno fatto il punto della situazione, soprattutto cercando di capire l'esatta dinamica del delitto. I due, che risulterebbero sposati nella Repubblica dominicana, anche se mancano conferme ufficiali, erano arrivati poco dopo le 19.30 in porta Romana con la loro Bmw320 scura. Dove fossero diretti non è ancora chiaro, i poliziotti hanno fatto il giro dei ristoranti della zona ma nessuno aveva una prenotazione a nome Spelta. Parcheggiano all'imbocco di una traversa, via Muratori, fanno pochi passi e sono raggiunti da due sicari in moto. Qualcuno dunque assai ben informato che sapeva con precisione dove e quando trovarli. Uno dei centauri scende con un revolver in mano, lo si dedurrà poi dall'assenza di bossoli sulla scena del delitto, arriva alle loro spalle e spara 1 o 2 colpi alla nuca della donna che fa pochi passi e crolla a terra tenendo stretta la figlia di un anno e mezzo. L'uomo tenta una fuga, viene inseguito e raggiunto poco distante e freddato con 2/3 proiettili alla testa. Il killer a questo punto risale in moto e scompare.
Le indagini accertano che i due vivevano in via Mecenate 84, in un'ex area industriale che un tempo ospitava la fabbrica di aeroplani Caproni. Il complesso, risanato, ospita ora un condominio e diverse attività commerciali, tra le quali la Pharma Dietetics, azienda di integratori alimentari fondata da Carlo Angelotti. L'imprenditore, laureato in chimica, sposerà poi Giuliana Tralli, già madre di due figli, appunto Massimiliano e Cristina, tutti poi associati nell'azienda. La famiglia si trasferisce invece in un elegante appartamento di via Giuriati, arredato con gran lusso.
La Pharma Dietetics entra però in crisi, l'anno scorso viene dichiarata fallita e rilevata da un'altra società. Da allora Massimiliano vive più o meno di rendita. Passa il suo tempo giocando a calcetto, tifando Juventus e andando su e giù dai Caraibi, in particolare Santo Domingo, dove tre anni fa conosce Carolina, che sposerà sull'isola. La coppia si trasferisce nel condominio di via Mecenate e l'anno scorso mette al mondo una bimba. I due hanno un'attiva vita sociale, uscendo spesso e incontrando molti amici.
Le prime indagini mirano a trovare elementi come impronte digitali o fotogrammi di telecamere, e scavare nella vita delle vittime. Al momento non è stato trovato granché, se non 47 grammi di cocaina recuperati ieri durante la perquisizione dell'appartamento di via Mecenate. Una quantità che vuol dire tutto e nulla. Potrebbe essere la «scorta» di un consumatore con una certa disponibilità, come le rimanenze di una grossa partita tratta, se non direttamente importata, dalla coppia. Qualcosa di poco sereno comunque deve esserci stato nella loro vita visto le frasi lasciate poco prima di morire dalla donna sul suo profilo Facebook. «Sono stanca di essere buona e di sopportare, mi sono rotta, non ce la faccio più, che se ne vadano al diavolo» chi, non è ben specificato.
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