Nella prima metà di quest'anno il reddito a disposizione delle famiglie italiane, una volta pagate le tasse, si è ridotto del 3,9% rispetto allo stesso periodo 2011. Una perdita di potere d'acquisto che, sommata ad un clima di fiducia assai negativo, ha indotto le famiglie a un taglio di spesa dell'1%. Lo sottolinea il bollettino economico della Banca d'Italia, pubblicato ieri. Né si intravedono buone prospettive per i salari e per l'occupazione. «Nel complesso del 2012 e nel prossimo biennio - si legge nel documento - le retribuzioni di fatto dovrebbero continuare a crescere a un ritmo inferiore a quello dei prezzi, con una conseguente riduzione dei salari reali». La disoccupazione resta oltre il 10%. Male anche l'attività economica, che ha continuato a ridursi anche durante i mesi estivi.
Bankitalia prevede un 2013 ancora negativo, con il Pil in calo fra lo 0,2 e lo 0,7%. Tuttavia, entro la fine dell'anno dovrebbe verificarsi una prima timida ripresa, che farebbe uscire il Paese dalla recessione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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