Il delitto di Verona L'avvocato ha confessato

Un biglietto con una sola parola: «perdonatemi». È il messaggio che i colleghi dell'avvocato Vittorio Ciccolini, arrestato ieri a Verona con l'accusa di omicidio premeditato per avere ucciso in Trentino la sua ex fidanzata Lucia Bellucci, hanno trovato ieri mattina. Lo conferma all'Ansa uno dei due difensori, Guariente Guarienti: «probabilmente Vittorio ha lasciato questo biglietto sabato o domenica. Noi non c'eravamo, lo studio era chiuso, lunedì mattina ho trovato un biglietto con scritto 'Perdonatemi. Vittoriò». «Inizialmente - spiega legale - l'ho attribuito al fatto che si era preso le chiavi della nostra segretaria e non le aveva restituite. Minimamente pensavo che potesse essere una cosa drammatica e così tragica come si è rivelata subito dopo». L'avvocato Guarienti conferma che Vittorio Ciccolini «negli ultimi tempi era cambiato. Era molto tormentato, anche se essendo una persona riservatissima, faceva capire poco.

Qualche confidenza sulla sua vicenda sentimentale l'aveva fatta con l'avvocato Porta che lo difende con me, con mio figlio Paolo, con me ne aveva solo accennato». «Noi - conclude - non pensavamo che il suo problema fosse così drammatico».
E infine: «L'avvocato Ciccolini ha confessato ed ha usato un termine molto preciso: ho commesso un'oscenità».

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