Il governo è in bilico. Dopo il blitz della Cassazione che anticipa la sentenza del processo Mediaset al 30 luglio - ben prima che l'esecutivo possa sciogliere i nodi della riforma fiscale e di quelle costituzionali chiamato a risolvere - i parlamentari del Pdl sono sul piede di guerra e minacciano le "larghe intese", proponendo uno "sciopero" delle Camere di tre giorni.
E Enrico Letta cosa fa? Tranquillo e pacioso, ripete che le vicende giudiziarie non preoccupano Palazzo Chigi. Lo dice da giorni, praticamente da quell'8 maggio in cui Silvio Berlusconi è stato condannato in appello a quattro anni di carcere e cinque di interdizione dai pubblici uffici. E lo ha detto anche ieri, nel salotto di Floris, schivando l'argomento con maestria. "Lei si rende conto che ha citato la parola Berlusconi non so quante volte? Guardi che non esiste solo Berlusconi, parliamo dei problemi degli italiani", ha detto il premier preferendo non commentare la vicenda.
Sembra quasi che il presidente del Consiglio abbia paura a esporsi, a sbilanciarsi in un senso o nell'altro. Se si schierasse a favore di Berlusconi, infatti, perderebbe probabilmente di credibilità agli occhi dell'elettorato del centrosinistra. Se viceversa sostenesse la legittimità della decisione della Cassazione, sarebbe il centrodestra a staccare la spina. Così nicchia, si appella all'automonia dei poteri dello Stato, fa come "le scimmiette del non vedo, non sento, non parlo", come l'apostrofa Daniela Santanchè.
Un comportamento che rischia però di irritare ancora di più il Pdl.
Dopo la deputata, anche Sandro Bondi attacca: "Mi sorprende che l’onorevole Enrico Letta non avverta l’opportunità e la necessità di esprimere un giudizio politico su ciò che sta avvenendo e che coinvolge il leader di uno dei partiti più importanti della maggioranza di governo", ha dichiarato il coordinatore del Pdl, "I veri leader politici, soprattutto in momenti cruciali come quello che stiamo vivendo, non si nascondono dietro le parole e soprattutto non nascondono i problemi, ma li affrontano con il coraggio della verità e la saggezza della politica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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