Milano«Vogliamo vivere», perché «La dignità è un diritto». Con questo slogan e con la proposta rivolta a chi ha un reddito superiore a 100mila euro di destinarne 2.500 al mese a 5 famiglie che vivono sulla soglia della povertà, ieri mattina in un teatro Nuovo quasi deserto l'ex direttore del Tg4 Emilio Fede ha lanciato il suo nuovo movimento. Poche decine i presenti, in prima fila solo Ombretta Colli e Tiziana Maiolo i volti noti. Fede ha fatto notare l'assenza di don Mazzi («Exodus è cresciuto anche con me») e, parlando a braccio, ha passato in rassegna tutto e tutti. Da Monti a Grillo, da Di Pietro a Renzi passando per i precari, i nuovi poveri, la fede i giovani e Berlusconi «che scenderà in campo giovedì». Si commuove sul palco mentre a tratti ripercorre la sua vita. Ma nonostante le poltrone vuote annuncia che va avanti.
«Raccoglierò le firme - dice confermando che un sondaggio di Mannheimer lo darebbe al 3 per cento - In 5 regioni, Lombardia, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia». Con l'obiettivo dichiarato di portare un rappresentante in Parlamento. Una voce, anche una sola. Di chi? «Magari di un pensionato, una persona che fatica a vivere».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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