Dal primo di gennaio è cambiata la tassazione dei guadagni realizzati con i conti di deposito. L'aliquota applicata sulle plusvalenze annue realizzate è scesa dal 27% al 20%. È una modifica che ha rilanciato ancora di più la competitività di questi prodotti, già molto amati dalle famiglie. Proviamo a fare un esempio per chiarire di quanto migliori il rendimento netto in tasca al titolare di un conto di deposito. Supponiamo che sia stata depositata all'1 gennaio una somma di 100mila euro in un conto di deposito che offre un rendimento lordo annuo del 4%: in assenza di movimenti da parte del titolare e del tasso del conto, gli interessi lordi maturati a fine anno ammonteranno a 4.000 euro che, al netto del 20% di ritenuta (800 euro), diventeranno 3.200 netti, pari ad un rendimento del 3,20% netto annuo.
Se fosse stata in vigore la precedente aliquota del 27%, la trattenuta erariale sarebbe ammontata a 1.080 euro, con una somma netta in tasca al titolare del conto di 2.920 euro, pari a un tasso di interesse annuo del 2,92 per cento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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