Alfano volta le spalle a Berlusconi: "Non manifestiamo per lui"

Un altro colpo a Berlusconi. Brunetta: "Manifesti con noi contro la decadenza". Ma il vicepremier si sfila: "Non siamo coinvolti". E poi propone pure un ticket con Renzi e Letta

Alfano volta le spalle a Berlusconi: "Non manifestiamo per lui"

Angelino Alfano lo ripete da giorni, da quando ha deciso di non aderire a Forza Italia e fondare un suo movimento: il Nuovo centrodestra non nasce in contrapposizione al movimento fondato da Silvio Berlusconi e difenderà fino all'ultimo il Cavaliere. "Voglio bene a Berlusconi", ha detto più volte il vicepremier nel discorso di presentazione dei nuovi gruppi parlamentari. Ma ora che Forza Italia gli dà l'opportunità di dimostrare quest'affetto per colui che lo ha lanciato in politica, Alfano declina l'invito.

"Tutti in piazza il 27 novembre, e tutti insieme a Silvio Berlusconi. Tutti uniti per la libertà, per la democrazia, per difendere le istituzioni di questo nostro grande Paese. Tutti in piazza, e in piazza aspettiamo tutti coloro che voteranno contro la decadenza del senatore Berlusconi", ha detto Renato Brunetta annunciando la manifestazione di mercoledì davanti palazzo Grazioli, "L’invito è rivolto naturalmente agli amici del Nuovo Centrodestra, a cominciare dal ministro Angelino Alfano, dai ministri Lupi, Quagliariello, Lorenzin e De Girolamo, compresi tutti i viceministri, sottosegretari e senatori, che occupano questo ruolo prestigioso grazie ai voti di Berlusconi, e che a Palazzo Madama, nonostante la recente separazione da Forza Italia, hanno dichiarato che si schiereranno contro la decadenza del senatore Berlusconi".

"La solidarietà e la vicinanza si dimostrano anche attraverso atti e gesti, non solo a parole", ha aggiunto il presidente dei deputati di Forza Italia, "L’invito è rivolto anche agli amici della Lega e a quelli di Fratelli d’Italia, che sono stati e saranno anche in futuro nostri alleati contro la sinistra. L’invito è rivolto infine a tutti quegli uomini liberi che al Senato e nel Paese si sono sentiti e si sentono rappresentati da Silvio Berlusconi. Una grande manifestazione per la libertà, per la democrazia, contro qualsiasi tentativo di golpe. È il discrimine per chi vuole un’Italia liberal-democratica, contrapposti a coloro che, ancora una volta, usano l’antiberlusconismo come collante della propria esistenza politica. Noi lo diciamo con decisione e nettezza: il 27 andremo in piazza contro il voto sulla decadenza in Senato, e per la libertà".

Un invito però declinato dal leader di Nuovo centrodestra, che si sfila dai problemi del Cavaliere e del suo partito: "Guardiamo al futuro e non siamo coinvolti", dice il vicepremier a L'Arena, " Noi abbiamo fatto una scelta diversa guardando al futuro ed all’Italia: visto che tanti esponenti del Pdl sostenevano che alla decadenza doveva seguire la caduta del governo abbiamo detto che siamo contro la decadenza ma non per lasciare il Paese al buio".

No quindi alla decadenza di Berlusconi - che anzi "meriterebbe la grazia" -, ma senza strappi col governo. "Penso che la decadenza sia una grande ingiustizia perché nasce dall’applicazione retroattiva di una norma penale", ha spiegato, "Ma noi teniamo un atteggiamento molto lineare e coerente: non riteniamo che a seguito della decadenza di Berlusconi si possa lasciare il Paese di fronte a una crisi al buio, sfasciando tutto e lasciando il Paese senza una prospettiva. Pensiamo che l’Italia in questo momento abbia bisogno di un governo".

E non solo: ora Alfano propone pure un patto "al Parlamento, a Letta e al Pd di Renzi".

Un ticket per fare "cinque cose" nel 2014: "riforma della legge elettorale; via il bicameralismo perfetto; tagliare 10mld di spesa improduttiva da destinare al taglio delle tasse sul lavoro; abbattere il debito pubblico; intervenire su retribuzione di produttività".

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