Il giallo La coppia torturata e sgozzata

UdinePiù si aggiungono dettagli al massacro di Lignano e più il mistero si infittisce. Gli assassini di Paolo Bugatto, 69 anni, e della moglie Rosetta Sostero, 65 anni, stavano cercando, probabilmente, qualcosa di diverso dal tesoro che si riteneva custodito nella cassaforte. Primo, perché la cassaforte in casa non c'era, secondo, perché dietro un battiscopa la coppia aveva nascosto 40 mila euro.
L'uomo, hanno appurato gli inquirenti, è stato costretto ad assistere alle torture più atroci che gli aguzzini hanno riservato alla moglie, colpita decine di volte con un coltello: di fronte alla richiesta di denaro, sicuramente avrebbe ceduto alle richieste dei banditi.
Cosa può avere spinto gli assassini a infierire a quel modo? Le indagini stanno andando avanti in tutte le direzioni. Ieri i carabinieri hanno setacciato il Luna Park, dove hanno controllato un centinaio di persone. Inoltre hanno controllato le dinamiche finanziarie della coppia, che gestiva un negozio in centro a Lignano, confrontando alcuni movimenti bancari con quelli dell'azienda edile, dichiarata fallita, del fratello della donna da cui era stato acquistato un appartamento.
Intanto emergono altri particolari relativi all'agguato. Gli assassini sarebbero entrati in azione dopo che la coppia aveva provveduto a disinserire gli allarmi. In quel momento è scattata la violenza inaudita. Su entrambi i corpi sono stati trovati dei cordini, presumibilmente usati per trascinare entrambi da una stanza all'altra della casa.
Il procuratore capo di Udine, Antonio Biancardi, ha di fatto interrotto le comunicazioni «per salvaguardare le indagini».

Manca l'arma del delitto ma nel lago di sangue di quella villa dell'orrore potrebbe esserci la traccia dell'assassino: pare che Paolo Bugatto si sia difeso con forza, prima di morire, e uno degli assassini potrebbe essere stato a sua volta ferito. I Ris potrebbero così risalire al dna di uno dei colpevoli del massacro.

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