Giggino e Sepe fanno pace dopo la lite «a luci rosse»

Non sono passati troppi giorni da quando tra i due erano volate frecciate degne di antiche battaglie Guelfi-Ghibellini. Ora tra il cardinale Crescenzio Sepe e Luigi De Magistris (nella foto) sembra scoppiata la pace. Un passo indietro. Giggino s'inventa i quartieri a luci rosse in stile Amsterdam per «controllare» la prostituzione a Napoli, Sepe non la prende bene, naturalmente. «Una dichiarazione a effetto per occupare spazi nei giornali e nelle televisioni», tuona il cardinale. Il sindaco risponde da par suo alle critiche, accusando l'arcivescovo di «attacco politico all'amministrazione»: «Lei – scriveva De Magistris, rivolto a Sepe – dice che vogliamo tornare alla case chiuse? Giammai cardinale! Lei che si è occupato di ben altre case quando era a Roma...», con riferimento a quando il porporato era prefetto di Propaganda Fide.

Dopo gli strali però i due hanno avuto «un incontro cordiale di chiarimento» al circolo del tennis cittadino, come annuncia un insolitamente accomodante Giggino. E Sepe chiosa: «Il quartiere a luci rosse? Mi è stato detto che è solo un progetto». Pace e bene...

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