Giornalisti in carcere: i precedenti

Da Guareschi a Surace, da Sparagno a Venezia, passando per Guarino e per Jannuzzi (che finì solo ai domiciliari). Ecco i precedenti

Giornalisti in carcere: i precedenti

Di casi di giornalisti in carcere per diffamazione ce ne sono stati davvero pochi. C'è quello famoso di Giovannino Guareschi, che scontò 409 giorni dietro le sbarre dopo essere stato condannato nel 1954 a un anno di carcere per aver diffamato a mezzo stampa sul settimanale Candido Alcide De Gasperi (a ciò si aggiunsero gli otto mesi che il tribunale gli aveva comminato nel 1951, sempre per lo stesso reato,per aver pubblicato sul Candido, di cui era direttore responsabile, una vignetta di Carlo Manzoni che prendeva bonariamente in giro il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi).

Dopo Guareschi, c'è stato il caso di Lino Jannuzzi che però finì agli arresti domiciliari prima di ricevere la grazia dal capo dello Stato.

Tra gli altri colleghi dietro le sbarre ci sono poi Stefano Surace (direttore della rivista "Le Ore" e di "Az", inviato speciale di "Abc), che finì dentro all'età di 70 anni dopo aver subito due condanne inflitte in contumacia perché lui si trovava in Francia, e Gianluigi Guarino (direttore del Corriere di Caserta) arrestato per un cumulo di pene riguardanti l'omesso controllo di alcuni articoli ritenuti diffamatori e condannato alla pena complessiva di tre anni e un mese di reclusione (pena ridotta a un anno e due mesi). Infine ci sono i casi di Vincenzo Sparagna e Calogero Venezia della rivista satirica del Male e condannati e finiti in carcere per delle vignette.

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