GIUSTIZIA A SECCO L'ordine del ministro Severino: «Mancano soldi» Stop alle registrazioni, solo verbali scritti a mano

In attesa della riforma che nessuno vuole, la Giustizia rischia di fare un passo indietro di decenni. Per colpa dei tagli della spending review, infatti, non ci sono fondi per pagare le ditte che hanno in appalto la registrazione e la trascrizione delle udienze. Di qui la circolare del ministro, Paola Severino: sino a quando la situazione non sarà risolta, a meno di casi particolarmente urgenti, verbali a mano. Un salto indietro di circa vent'anni, se non di più. La circolare è stata diramata dal ministero di via Arenula a tutti i tribunali. Si spiega che i fondi da destinare alle ditte che hanno in appalto il servizio di registrazione e trascrizione non ci sono, e quindi si «raccomanda di valutare fin da ora l'opportunità» di limitarne l'uso «ai soli procedimenti nei quali non sia praticabile la redazione di un verbale in forma integrale manuale». Il servizio di stenotipia affidato alle ditte appaltatrici rischia di interrompersi in tempi brevissimi, già dal mese prossimo.

Qualora non arrivino i fondi richiesti, il ministero infatti sarà costretto a rescindere i contratti, «e pertanto a decorrere dal primo dicembre – lancia l'allarme ancora la circolare – il servizio potrebbe essere interrotto».

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