
RomaI deputati se ne vanno uno a settimana. I fan 135 al giorno. È il ritmo dell'autodistruzione grillina. Se non si cambia qualcosa il Movimento perde pezzi di minuto in minuto. I più terrorizzati soffrono la sindrome del «e alla fine non ne rimarrà nessuno». Probabilmente è esagerato. Ma anche gli studi «di settore» sui social forum adesso osservano al microscopio l'emorragia. E il grande capo Beppe sta cercando di frenare il suo autunno. Le novità: ha fatto partire sul canale YouTube una specie di tiggì a cinque stelle, La Cosa (Cinque giorni a cinque stelle, anchorman i due capigruppo), in cui settimanalmente saranno presentate le proposte di legge, le mozioni e gli interventi in aula degli eletti, e sta pensando di scendere a Roma nei prossimi giorni, su insistente richiesta di molti dei suoi parlamentari dopo i disastri delle ultime espulsioni.
Blogmeter, osservatore dei social media, si è concentrato sul calo dei consensi virtuali dei cinque stelle. Dopo le elezioni tutti i partiti hanno sofferto una perdita di supporter e citazioni, ma le pagine Facebook del M5s in particolare avrebbero patito più delle altre di questo fenomeno di disamore. «Una serie di persone - analizza Blogmeter - hanno deciso addirittura di cancellare l'iscrizione alle pagine di Grillo e del M5S. La prima ha perso ben 6.013 fan (in media 135 fan al giorno), la seconda 2.394, probabilmente a causa dell'alto livello di aspettative pre-elezioni».
Su Twitter, il primato del crollo di citazioni va a «Scelta Civica» di Monti, che ha perso l'83% dell'appeal (ne parlano davvero in pochi) ma anche per Grillo e cinque stelle le citazioni sono precipitate: del 48%. Insomma, il comico continua a superare ampiamente su Twitter il milione di follower, (1.251.769 ieri), ma l'allarme disinteresse c'è.
Aumentano anche le critiche dirette. Ieri per esempio Grillo ha sparato ancora a zero sulle tv e sui giornalisti in un post dal titolo «Pentitevi»: «Ci sono sette televisioni» e tutte «diffamano il M5S». Ma «non tutti i giornalisti» però «sono uguali, qualcuno vive questa situazione come un fardello, un prezzo da pagare. Mi appello a questi giornalisti - ha scritto - Pentitevi. Fate outing e spiegate in diretta che siete costretti a occultare, tagliare, schernire per salvare il vostro posto di lavoro. Persino la mafia ha avuto il fenomeno del pentitismo». «Beppe io sono con te, ma ti prego usa questa pagina in maniera differente», gli scrive Germano Mosconi su Facebook.
Su Twitter non si contano gli ironici «Io mi pento di aver votato cinque stelle». Qualche sforzo per allargare il campo della comunicazione ora incomincia a essere fatto. Proprio dal blog, Grillo ha annunciato la partenza venerdì del tg Cinque giorni a cinque stelle. Nella prima puntata, i conduttori-capigruppo Riccardo Nuti (Camera) e Nicola Morra (Senato) hanno illustrato il lavoro della settimana, con documenti video delle sedute. Una specie di telegiornale cubano, perché le notizie riportare riguardano esclusivamente il Movimento.
Dopo i ballottaggi siciliani, Grillo dovrebbe davvero arrivare a Roma per un'assemblea congiunta con i gruppi di Camera e Senato. «Abbiamo chiesto in tanti a Grillo di venire a parlare con noi, credo che lo farà questa settimana - annuncia il senatore Francesco Campanella dal Gay Pride di Palermo - Doveva venire nei giorni scorsi ma per motivi organizzativi l'incontro non c'è stato». L'ultima senatrice fuoriuscita, Paola De Pin, parla di «aria irrespirabile».
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