Da svariati mesi, ogni settimana, leggo o ascolto nei tg che entro la prossima settimana sarà approvata la legge elettorale. La stessa cosa ho sentito per svariati mesi a proposito dei marò detenuti in India, entro la prossima settimana si risolve. E così per le province tagliate, così per le leggi sulla stampa, così su tutto. Entro la prossima settimana. Patetici tg annunciano che la prossima sarà una settimana decisiva, e poi non si decide niente. Ogni volta ci spiegano, con piccole variazioni, come sarà, tante tabelle, tanti specchietti per noi allodole.
E la settimana dopo, punto e a capo. I settimaniaci - ministri, presidenti e capataz - dichiarano solenni ai microfoni che stavolta ci siamo, finalmente. Poi arriva il fine settimana, tutti via e gli Smemorati di Collegio resettano tutto. Si replica la prossima, come il mantra di un paraculto. Ma in che cazzarola di posto ci troviamo a vivere, con questa cialtroneria inconcludente a cadenza settimanale, da parte di chi fa, di chi annuncia, di chi riferisce? Se provi a tardare un pagamento, Equitalia ti applica aumenti vertiginosi, peggio degli usurai; e invece a loro è consentito questo minuetto legislativo-esecutivo con repliche infinite a saldi invariati.
E non puoi neanche denunciarlo e sperare di suscitare reazioni, perché siamo così stanchi e avviliti, in overdose di denunce e indignazione, che niente ci frega più.Abbiamo così tanti casi nostri per la testa... E le primarie? Lascio rispondere a Cetto Laqualunque sul luogo più conveniente in cui infilarle.
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