I PRECEDENTI

Un colpo al cuore della nazione che ti ha regalato accoglienza e benessere. Qualsiasi essa sia. Un colpo all’Occidente e alla sua tradizione di porte aperte. La rivelazione peggiore del terrorismo arriva dalla consapevolezza che sono tanti, troppi, gli estremisti cresciuti in casa. I casi sono sempre più frequenti ma non per questo meno scioccanti. Il più eclatante lo registrano gli inglesi. La scoperta che le bombe sulla metropolitana di Londra e sui bus fossero state piazzate da cittadini britannici, nati e cresciuti sul suolo inglese, anche se figli di immigrati, è una ferita che rimane ancora aperta nell’accogliente e multietnica Gran Bretagna.
In pochi forse ricordano che Awaf al-Hazmi e Khalid al Mihdhar, due dirottatori kamikaze dell’11 settembre, nel 2000 frequentavano la moschea di al-Awlaki a San Diego. Non a caso uno dei colpi più micidiali del predicatore è aver irretito un altro cittadino americano, il maggiore dell’esercito Usa Nidal Hassan, che ha compiuto una strage fra i commilitoni diretti in Afghanistan.

David Headley, padre pachistano e madre americana, era in combutta col gruppo Lashkar i Taiba, i terroristi dell’11 settembre indiano a Mumbai nel 2008. Peter King, presidente della commissione sulla sicurezza della Camera Usa sospetta che Al-Qaida stia reclutando giovani musulmani nelle moschee e insiste: il problema va affrontato in fretta.

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