Iva, il governo rinvia l'aumento Ma stangano subito le imprese

Iva, il governo rinvia l'aumento Ma stangano subito le imprese

RomaPer rinviare di tre mesi l'aumento dell'Iva il governo preleva in anticipo 2,6 miliardi di euro dalle tasche dei contribuenti, specialmente da quelle delle imprese. In più, «stanga» le sigarette elettroniche con un'imposta di consumo del 58,5%. Le coperture finanziarie dei provvedimenti approvati ieri dal Consiglio dei ministri saranno rese note oggi, insieme con i testi. Ma le notizie corrono: nel decreto si prevede l'aumento degli acconti Irpef (dal 99 al 100%), Ires (dal 100 al 101% )e Irap (dal 100 al 110%). Aumenta anche l'acconto versato dalle banche su interessi e redditi da capitale. Gli incrementi degli acconti sono «misure prese in considerazione, che ora si stanno finalizzando», conferma il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni. Oltre al rinvio Iva, il governo ha approvato un pacchetto sul lavoro giovanile da 1,5 miliardi di euro.
Imprese e lavoratori autonomi, con gli acconti fiscali di fine anno verseranno, secondo i calcoli della Cgia di Mestre, 2,6 miliardi in più. Si tratta di una cifra che, se confermata, coprirebbe abbondantemente il rinvio non di tre, ma di sei mesi dell'aumento Iva. «È vero che l'aumento degli acconti sarà sottratto dai saldi da pagare nel 2014 - spiegano all'associazione artigiana mestrina - ma si tratta comunque di un grosso aggravio per artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e professionisti che non dispongono della liquidità necessaria».
L'aumento dell'Iva viene rinviato di tre mesi, con una sorta di delega al Parlamento per allungare il periodo a sei mesi. Per il pacchetto lavoro, spiegano il presidente del Consiglio Enrico Letta e il ministro del Lavoro Giovannini, sono stati stanziati 1 miliardo e 500 milioni, per lo più fondi comunitari. Ci saranno agevolazioni per chi assume giovani disoccupati o «inattivi» fra i 18 e i 29 anni: l'assunzione a tempo indeterminato comporterà l'azzeramento totale dei contributi per i primi 18 mesi, che scendono a 12 mesi se si tratta di trasformazione da contratto da tempo determinato a indeterminato. Una misura che nelle intenzioni del governo dovrebbe aiutare 200mila giovani, soprattutto al Sud.
L'incentivo massimo per chi assume un giovane a tempo indeterminato è di 650 euro mensili per un periodo di 18 mesi. Per usufruirne, le assunzioni devono avvenire entro il 30 giugno 2015. Arriva un fondo per la formazione dei disoccupati d'età superiore ai 50 anni. Ridotta anche la pausa temporale fra un contratto a termine e un altro: 10 o 20 giorni al massimo, a seconda della durata del contratto.
Letta e Angelino Alfano sono soddisfatti: «Abbiamo fatto due goal in zona Cesarini su fisco e lavoro», dice il vicepremier, che in serata a Porta a Porta conferma: «Escludo che a dicembre si paghi l'Imu sulla prima casa». Ma Renato Brunetta, capogruppo Pdl alla Camera, mugugna sulle coperture: «Sono partite di giro, al limite del raggiro. Non sono una cosa seria». Saccomanni lo rassicura: le coperture «non comportano aggravi né sui cittadini né sui conti pubblici». E dal ministero dicono: il testo non è blindato, comunque non vengono aumentate le tasse. Olli Rehn, commissario Ue, non si sbilancia: vuole vedere le «coperture certe» prima di fare commenti.

Le prime reazioni sul rinvio dell'aumento Iva sono moderatamente positivi, «ma la misura deve diventare definitiva», dice il presidente di Rete imprese Italia Carlo Sangalli. Mentre la Lega Nord parla di «presa in giro», a causa degli aumenti degli acconti fiscali. E Daniele Capezzone commenta «bisognerà lavorare molto su queste misure deludenti».

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