A Roma i mezzi pubblici funzionano decentemente. In particolare la metropolitana. Oltretutto non sono mai troppo affollati, visto che da queste parti chi ci monta è considerato uno sfigato. Inoltre hanno una frequenza quasi da capitale europea. Quello che non è da capitale europea sono le assenze per malattia degli autisti. Come reso noto dallAtac, lazienda municipalizzata del trasporto pubblico romano, i dipendenti alla guida hanno una media di 38 giorni allanno di assenze, media che «scende» a un inquietante 14 per cento giornaliero. Ogni giorno in strada mancano 840 autisti e il buco si vede soprattutto di sera, il turno che spaventa e fa ammalare. Dati pericolosi in tempi di probabile revisione dellarticolo 18 dello statuto dei lavoratori. E pensare che da otto anni non si registravano simili defezioni, proprio nel momento in cui si dovrebbe fare maggiore attenzione pena il licenziamento. E così sono partite le prime visite fiscali e i colloqui con 1.600 impiegati ad «alta percentuale di assenteismo». Ma la ragione principale di chi preferisce le pantofole di casa al volante sembrerebbe di natura ritorsiva. Siccome lazienda ha avviato un piano di razionalizzazione delle ferie, dovuto a motivi di organico, lobbligo di ferie in periodi poco vacanzieri indurrebbe gli autisti ad assentarsi ricorrendo alla malattia, ai permessi, eccetera. Conclusione: nei primi mesi di questanno la disponibilità di autisti è diminuita. E sarebbero ben 840 gli autisti che tutti i giorni non sono al lavoro. Un problema in più per la giunta Alemanno.
I numeri sulle assenze sono stati divulgati mercoledì scorso dal consigliere comunale del Pd Massimiliano Valeriani, a sua volta dipendente dellAtac, distaccato in Comune per la carica elettiva, che ha presentato uninterrogazione urgente al sindaco Alemanno. «Ci sono molte meno persone afferma di quante ne servirebbero e così agli autisti non viene consentito di fare ferie normalmente. È questo che fa aumentare il numero delle persone in malattia».
Gli autisti dellAtac sono circa 6.000. Le vetture nei depositi sono 2.100 e ogni giorno ne circolano, a seconda degli orari, tra le 1.300 e le 1.700. Lassenteismo giornaliero, nel 2006, era sceso al 10% (12,3 nel 2004). Nel 2010 si era tornati al 13,1. Lanno scorso, il periodo da cui prende spunto la denuncia, è stata raggiunta quota 14%. Il che significa che ogni guidatore, nellarco dei 12 mesi, ha fatto registrare 37,5 giorni di assenza per non ferie. Cioè per malattia, al netto di quelli per permessi sindacali e familiari.
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