L’IMPRENDITORE ZENO SOAVE

Dopo il passante di Mestre ora tocca alla «Brebemi», la nuova arteria autostradale che dovrà dare un volto umano alla vecchia A4. Tuttavia l’opera, tutta in territorio lombardo, andrà a risolvere non pochi problemi del Nordest. La posa della prima pietra della nuova arteria, è stata accompagnata da un liberatorio «finalmente» anche dagli imprenditori veneti: «Certamente, è un’ottima notizia», dice Zeno Soave, numero uno di Socotherm, quartier generale a Vicenza e stabilimento ad Adria. E ricorda che del gruppo vicentino fa parte anche Socotherm Infraviab, una società che si occupa, appunto, di infrastrutture per la viabilità.
Ingegner Soave, da Brescia a Milano si viaggerà più speditamente. Ma la colonnina del conto alla rovescia indicava ieri 1.259 giorni alla fine dell’opera, meno di 4 anni.
«Intanto è l’inizio di una nuova viabilità lombardo-veneta-padana. Una realtà che andrà a collegarsi direttamente alle Tangenziali Venete, la cui società è stata costituita recentemente. Lasciando il traffico locale sulle bretelle, la Brebemi consentirà un collegamento veloce da Venezia a Milano».
Il presidente, Silvio Berlusconi, ha detto che aspettava questo momento da 5 lunghi anni. E, quando l’opera sarà completata, molti guadagneranno 3 ore di vita al giorno...
«Finalmente un governo che decide, anche se deve fare i conti con pretestuose resistenze, ambientaliste e campanilistiche. Un plauso quindi alla coerenza del premier, ma anche al governatore Giancarlo Galan. Ora qui speriamo tutti nell’altra grande opera, la Pedemontana Veneta, che collegherà Vicenza a Conegliano, per raccordarsi poi alla Venezia-Belluno e quindi alla Udine».
E la Valdastico? Ne parliamo?
«Non mi faccia ridere. Parto da Vicenza e arrivo solo a Piovene Rocchetta...».
Ma non è la famosa «Pirubi»?
«Vedo che ha buona memoria. Sono trascorsi più di 30 anni da quando fu “varata” da Piccoli-Rumor-Bisaglia. Avrebbe dovuto collegare Vicenza, Rovigo e Trento».
Un bel «triangolo», in tutti i sensi, considerate le rispettive città di residenza dei tre defunti notabili Dc...
«So che cosa intende, ma l’idea era buona, oltre che comoda... Pensi che oggi si sta lavorando ancora al lotto Vicenza-Rovigo. Difficile il completamento verso Trento. E in questo caso non per i niet degli ambientalisti. Ci sono troppi interessi politici, ma anche economici».
E la Transpolesana a che punto è?
«Capisco la provocazione, ma le rispondo che, come la “Pirubi”, la stiamo aspettando da 30 anni. Si tratta di un’arteria che, partendo da Verona, toccherà Rovigo e Andria (dove c’è il più grande stabilimento di Socotherm, ndr) per raggiungere la Romea».
Due-cose-due che lei farebbe subito per la competitività...
«La Tav Venezia-Milano. Intanto si va da Milano a Napoli e presto anche da Napoli a Bari. Ma non intendo aprire una polemica.

Subito dopo mi occuperei della portualità dell’Alto Adriatico. Senza infrastrutture Venezia rimarrà sempre e soltanto un porto turistico. Speriamo che Impregilo torni presto da Panama... e trovi pronta una nuova commessa per rendere competitivi anche i nostri porti».

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