Cè il piccolo imprenditore, cè la coppia di negozianti, lartigiano, il lavoratore autonomo per conto della pubblica amministrazione, lagente di commercio o chi sè messo in proprio nel turismo. Tutti loro hanno qualcosa in comune: adesso proprio non ce la fanno più. Spremuti, strozzati, angosciati dal Fisco che li insegue senza tregua. Succede quando lo Stato sembra non avere pietà per le vite ordinarie degli italiani, trasformate in incubo quotidiano tra code per la rateizzazione di un conto in sospeso presso Equitalia e minacce di pignoramento sulle spalle. Lurlo di protesta dei lettori giunge al sito internet del «Giornale» (www.ilgiornale.it).
Ecco solo alcune delle centinaia di e-mail inviate al nostro quotidiano per raccontare in prima persona il disagio e la disperazione, specie dopo gli ultimi drammatici episodi di cronaca di Bologna e Verona e la stretta fiscale attuata dal governo dei tecnici. Ma è anche una richiesta di aiuto da parte di chi si sente, lentamente, uccidere di tasse.Lurlo degli artigiani: «Le tasse ci strozzano»
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