La mamma potrà non riconoscere il neonato in provettaApprovato emendamento sulla fecondazione

Approvato dalla Commissione Affari sociali della Camera un emendamento presentato da Antonio Palagiano (Idv), che consente alle madri di un bambino nato in provetta di non riconoscerlo dopo la nascita, esattamente come avviene per chi ha avuto un bebè in maniera naturale. L'emendamento in questione, che si riferisce a una proposta di legge in materia di riconoscimento dei figli naturali, prevede l'abrogazione di una norma della legge sulla procreazione medicalmente assistita (40/2004) relativa al divieto del disconoscimento della paternità e dell'anonimato della madre. La norma abrogata prevede che la madre del nato a seguito dell'applicazione di tecniche di procreazione medicalmente assistita non può dichiarare la volontà di non essere nominata al momento della dichiarazione della nascita.

E ciò in contrasto con quanto stabilito dall'art. 30, comma 1, del Dpr 396/2000, che prevede espressamente che in sede di dichiarazione di nascita, deve essere rispettata l'eventuale volontà della madre di non essere nominata.

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