McDonald's aprirà ristoranti vegetariani per non offendere gli islamici e gli hindu

Adeguare l'offerta alla domanda, è questo il comandamento di McDonald's: il gigante dei fast-food ha infatti deciso di andare incontro ai gusti locali aprendo, l'anno prossimo, il suo primo ristorante vegetariano in India. Il problema del subcontinente indiano è che bisogna evitare la vendita di carne di manzo per non offendere gli hindu, e anche la vendita di maiale che è tabù per i musulmani. E allora per tagliare la testa al toro - stavolta solo metaforicamente - McDonald's ha deciso di arrivare in India con il primo fast food per vegetariani che aprirà a metà dell'anno prossimo vicino al Tempio d'Oro, l'edificio sacro ai sikh a Amritsar, nel Punjab.
D'altronde gli indiani da McDonald's hanno già mostrato di apprezzare il McAloo Tikki, un panino imbottito con una patata piccante tipo polpetta (per 28 rupie, 50 cents) mentre il menù della catena americana è già per il 50% vegetariano. Dopo l'inaugurazione la catena ha già programmato il lancio di un altro punto vegetariano a Katra, vicino al tempio hindu Vaishno Devi, situato nella montagne omonime, e dedicato alla dea Shakti, che ogni anno attira centinaia di migliaia di pellegrini.
Il portavoce di McDonald's per l'India del nord, Rajesh Kumar Maini ha spiegato che la catena ha un «mercato molto piccolo» in India: «Abbiamo appena 271 filiali in India, mentre nel mondo ne contiamo circa 33mila», ha spiegato Maini.

La catena serve mezzo milione di clienti ogni giorno in India, in confronto ai 50 milioni che serve quotidianamente in più di 100 paesi. L'India insomma rappresenta un grosso potenziale per McDonald's che ha intenzione di raddoppiare la propria presenza in tre anni.

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