Monti si dimette, Napolitano: "Vediamo cosa faranno i mercati"

Dopo l'annuncio delle imminenti dimissioni da parte del premier, il Colle non ritiene impossibile una sua candidatura e temporeggia: "Parlerò tra otto giorni"

Monti si dimette, Napolitano: "Vediamo cosa faranno i mercati"

"Ora sono più libero". Le parole di Mario Monti riportate dal Corriere della Sera all'indomani dell'annuncio delle imminenti dimissioni fotografano in toto lo stato d'animo del premier. Una liberazione in tutti i sensi. Perché, se da un lato il premier si è liberato della pressione e del fuoco del Pdl scatenatosi già in Parlamento e pronto a riapparire nella vicina campagna elettorale in vista delle prossime elezioni, dall'altro lato ha anche liberato se stesso da lacci e lacciuoli e da responsabilità istituzionali che gli avrebbero reso il cammino più tortuoso nella sua eventuale e papabile discesa in campo.

Una discesa nell'agone politico che il direttore del Corriere dà quasi per scontata. "Il silenzio dell’interlocutore è significativo, è chiaro che ora si sente libero di decidere. Ci sta pensando, molti lo spingono a fare un passo. E anche il presidente della Repubblica, crediamo, non lo ritiene più impossibile...Forse Alfano non sapeva che con le sue parole ha fatto cadere un esecutivo ma non ha tolto di mezzo un leader. La pressione dei centristi su Monti si intensificherà. E lui non tornerà di certo alla Bocconi", scrive Ferruccio de Bortoli.

Il riferimento ad Angelino Alfano è dettato dal fatto che sarebbero state proprio le parole del segretario del Pdl pronunciate venerdì scorso a far maturare a Monti la decisione di farsi da parte non appena verrà approvata la legge sulla Stabilità. Parole che lo hanno "profondamente indignato". Al Pdl il Professore muove una critica che sa tanto di sfida: "Il Pdl doveva avere il coraggio di staccarmi la spina, sapendo che l'avrei potuta staccare anche io. Avrei preferito che lo facessero direttamente, con un voto di sfiducia, non in quel modo".

Al netto delle responsabilità e delle modalità di uscita di scena, la ragione per la quale Monti ha deciso di farsi da parte ha tutto il sapore di una preparazione alla discesa in campo. Con i centristi di Casini o con una lista col suo nome poco importa. Come candidato premier o come prossimo presidente della Repubblica è ancora da vedere. Intanto anche il capo dello Stato adesso non riterrebbe più impossibile una sua candidatura. E considerando che alle prossime elezioni Giorgio Napolitano sarà ancora sullo scranno del Quirinale l'ipotesi acquisisce maggiore credibilità. Al momento, lo stesso presidente della Repubblica prende tempo e non si sbottona.

Lui stesso è rimasto spiazzato dalla decisione di Monti. "Parlerò tra otto giorni, in occasione della cerimonia di saluti con le alte cariche dello Stato e lì farò le mie valutazioni", ha fatto sapere il capo dello Stato. Che poi, alla richiesta di commento sulla possibile reazione dei mercati alla crisi di governo ha dichiarato: "Vedremo cosa faranno..."

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