Via al concorso pubblico per docenti "più pazzo del mondo".
Lunedì 17 e martedì 18 si terranno le oramai famigerate prove preselettive e i candidati che le supereranno potranno poi accedere al vero e proprio concorso per l'immissione in ruolo.
Le cifre sono enormi, le procedure infernali. Tali da far tremar le vene e i polsi. Sono 321.210 gli iscritti alle prove preselettive che si svolgeranno in 2.520 aule in varie scuole selezionate su tutto il territorio.
E qui comincian le dolenti note perchè lo stesso ministero dell'Istruzione Pubblica ha "consigliato" di sospendere l'attività didattica nelle scuole interessate in modo che i test si svolgano in modo più tranquillo. Dunque intanto si comincia facendo perdere due giorni di lezione ai ragazzi oltretutto nella settimana che precede la lunga interruzione per le vacanze di Natale. Almeno gli studenti saranno contenti: due giorni di vacanza a sorpresa fanno sempre piacere. Farà assai meno piacere ai genitori soprattutto se verranno interrotte le lezioni per materne ed elementari visto che si costringeranno le famiglie ad arrangiarsi per sistemare i piccoli che non possono restare soli.
Nei giorni scorsi poi sono montate le polemiche anche sulla modalità delle prove informatizzate che si svolgeranno a turni: 50 minuti per rispondere a 50 domande estratte da un software che ne contiene 3.500 sulle quali i candidati hanno potuto esercitarsi nelle ultime due settimane. In molti si sono lamentati riguardo alla "qualità" di alcune domande come «Se si cancella una lettera dalla parola specchio quale parola di senso compiuto si ottiene?»oppure «Trova un sinonimo di infingardo».
Nelle aule sono stati messi a disposizione dei candidati 49.385 computer e distribuite 5.000 chiavette USB. Migliaia i docenti ed i tecnici informatici coinvolti per gestire le prove: i sindacati sostengono che per questo lavoro (che oltretutto li distoglierà appunto dalle lezioni) prenderanno un euro all'ora. Circostanza negata dal ministero che calcola invece "addirittura" 25 euro all'ora di compenso.
Ma le polemiche più accese hanno riguardato proprio la decisione del ministro Francesco Profumo di indire questo concorso. E le ragioni sono chiarissime: si parla di 321.000 candidati per 11.542 posti. Dunque soltanto uno su 27 ce la farà ad ottenere una cattedra. Di questi 106.757 erano già iscritti nelle guaduatorie ad esaurimento. L'età media dei candidati è di 38,4 anni. Molti di questi candidati sono abilitati da tempo e soprattutto insegnano da anni. Era proprio necessario fare un concorso per immetterli in ruolo? Con una procedura che i sindacati hanno calcolato costerà oltre 100 milioni di euro? Una cifra ovviamente contestata dal ministero che limita le uscite ad un milione di euro. Ma forse si riferisce solatnto alla prova preselettiva.
E proprio mentre sta per partire tutto il caravanserraglio la Commissione Europea, anche in seguito alle migliaia di ricorsi presentati dai precari proprio in merito all'indizione del concorsone, apre una procedura d'infrazione contro l'Italia per il numero eccessivo di precari nel mondo della scuola. Non è ammissibile. osserva la Ue, che ci siano docenti assunti a settembre e licenziati a giugno per dieci anni di seguito. Al massimo dopo tre anni vanno assunti. Senza bisogno di concorsi.
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