Onorevole per davvero

Ho un amico che da giovane faceva la controfigura nei film mitologici. Un bestione intelligente, capace di un ardimento e di una determinazione come solo le persone profondamente buone sono capaci di avere. Ha creduto d’esser stato un insegnante, uno storico, un giornalista, un saggista: in realtà è stato un grandissimo passionale. Una dozzina di anni fa, siccome voleva scrivere un libro sulla malagiustizia, mi chiese se avevo del materiale: gliene diedi una tonnellata ma lui non lo fece suo, non fece come avrebbe fatto chiunque altro; rinunciò al suo libro e propose a Mondadori che a scriverlo fossi io. E così fu.

Anni dopo volle mostrarmi ciò che faceva ogni inverno, un bagno nel mare di Ladispoli: ma poi finì all’ospedale con una brutta polmonite. In generale continuò a fare battaglie disperate coi suoi libri e i suoi articoli, beccandosi querele e condanne che l’hanno spiantato, ma sul serio.

Poi, l’altro giorno, ha ottenuto qualcosa che non aveva mai minimamente chiesto, essendo lui costituzionalmente incapace di chiedere e di fare il proprio interesse: ha scoperto che Silvio Berlusconi, in persona, e senza avvertirlo, l’aveva candidato alle prossime elezioni in una posizione blindatissima. Lui si chiama Giancarlo Lehner. E io, dopo 40 anni, sto ricominciando a credere che le favole esistano.

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