La reggia dei Della Valle fa le scarpe alle popstar

E dire che nelle sue apparizioni televisive Diego Della Valle si è spesso schierato contro gli «arzilli vecchietti» del capitalismo italiano che dovrebbero godersi la famiglia lasciando stare la conduzione delle aziende ai giovani rampanti. Si potrebbe pensare che Mister Tod's per i suoi investimenti immobiliari scelga soluzioni giovanilistiche e invece la megavilla l'imprenditore marchigiano l'ha acquistata a Miami, in Florida, un tempo nota come buen retiro dei ricchi pensionati di New York, stufi del freddo nella Grande Mela.
Certo, Miami si è molto trasformata negli ultimi anni: non è più l'approdo principale per gli esuli cubani ma un vero e proprio ritrovo del jet set internazionale. E, soprattutto, italiano: dall'hotel del «signor Diesel» Renzo Rosso alle case degli ex calciatori Paolo Maldini e Christian Vieri. E così anche Diego Della Valle si è unito al «gruppone» realizzando anche un buon affare. Secondo quanto rivela il sito Tmz.com, ha infatti acquistato per una cifra inferiore a 14 milioni di dollari (10,5 milioni di euro) la supervilla del cantautore e pianista Billy Joel: 825 metri quadrati, sette camere da letto e 8 bagni, il tutto vista mare nella splendida cornice di La Gorce Island, dove tra i vicini di casa Diego Della Valle si ritroverà una popstar (anche se un po' «stagionata») del calibro di Cher.
Per il signor Tod's, comunque, è stato un affare: Billy Joel (chi non associa il nome al volto può ricordare le celebri Honesty, Just the way you are e Uptown Girl) comprò il «villone» nel 2006 per 13,5 milioni di dollari ai quali va aggiunta la succosa commissione del mediatore immobiliare e l'ha messa in vendita nel maggio del 2012 per 14,75 milioni. Una sciocchezza se si considera che, secondo Forbes, il patrimonio del proprietario di Hogan e Fay è stimato in 1,5 miliardi di dollari (1,1 miliardi di euro). Per Joel, invece, si è trattata di una perdita secca perché l'immobile è stato ceduto a un prezzo inferiore alla sua rivalutazione annua. Ma evidentemente vivere solo di concerti con tre ex mogli alle spalle (e soprattutto 20 anni senza un nuovo album!) non è per niente semplice.
In fondo, Della Valle - stressato dalla conduzione di una multinazionale, dalla battaglia per contendere il Corriere al patto di sindacato di Rcs e dalla sua amata Fiorentina - si meritava un «gioiellino» a Miami. Ancor più se a prezzi di saldo (nel 2012 un imprenditore italiano ha acquistato nello stesso posto una mansion da 25 milioni).
Resta, però, un dubbio. Della Valle ha avviato una campagna di solidarietà invitando gli imprenditori a destinare l'1% dei propri utili a scopi sociali (cosa che egli ha già fatto per la natia Casette d'Ete). Forse un po' di «morigeratezza» (tipo quella dell'Avvocato che rinunciò a portare Maradona alla Juve causa scioperi Fiat) non avrebbe guastato.

Anzi, a proposito di Avvocato, a Miami Della Valle potrebbe incrociare Lapo Elkann, fratello del giovane presidente della Fiat, John, che Mister Tod's critica un giorno sì e l'altro pure. Ecco, uno spende 10 milioni e gli tocca pure il vicino «scomodo».

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