Cronache

Le ricette fatte in casa fanno male a Fido

Il 95 per cento sono pericolose per la salute. Lo svela il risultato di un'innovativa ricerca della Scuola di Medicina Veterinaria dell'Università della California di Davis

Le ricette fatte in casa fanno male a Fido

L'amico a quattro zampe a volte si ama più di un familiare. E per questo si tende a cucinare per lui prelibati papponi, per i quali spesso è necessario tanto tempo, pensando siano da preferire al cibo in scatola. Sbagliatissimo. Il 95 per cento delle ricette fatte in casa sono pericolose per la salute. Lo svela il risultato di un'innovativa ricerca della Scuola di Medicina Veterinaria dell'Università della California di Davis, evidenziando che la maggior parte delle ricette casalinghe per cani sono nutrizionalmente incomplete.
Lo studio, pubblicato sul Journal of the American Veterinary Medical Association, è il più ampio e completo mai realizzato sul tema e analizza il contenuto nutrizionale di 200 ricette provenienti da 34 diverse fonti, inclusi 0libri di cucina per quattro zampe, ricettari reperiti sul web e testi di medicina veterinaria.
La ricerca evidenzia che solamente cinque ricette, tra l'altro tutte scritte da veterinari, sulle 200 analizzate erano in grado di fornire quantità adeguate di tutti i principi nutritivi essenziali stabiliti dalle linee guida del National Research Council (NCR) americano e solo 9 ricette (di cui 8 scritte da veterinari) soddisfacevano gli standard nutrizionali dell'Association of American Feed Control Officials (AAFCO).
Ma cosa mancava? Sicuramente non l'amore e l'attenzione con le quali venivano realizzate. Le carenze più gravi riscontrate, infatti, erano relative a colina, vitamina D, zinco e vitamina E, che possono causare problemi di salute come disfunzione immunitaria, accumulo di grasso nel fegato e anomalie muscoloscheletriche, come spiegano i ricercatori. Un numero notevole di ricette aveva valori inferiori alla metà delle quantità giornaliere raccomandate dal NRC, e alcune diete avevano valori di vitamina D o EPA+DHA che superavano il limite superiore di sicurezza.
Gli esperti hanno preso in considerazione non solo gli ingredienti, ma anche le istruzioni fornite per la preparazione, ed i risultati dimostrano che il 95 per cento delle ricette non conteneva i livelli adeguati di almeno un nutriente, mentre nell'83 per cento dei casi il problema riguardava più di un nutriente. «Tra l'altro la rotazione delle ricette o la sostituzione con altre diverse per garantire la varietà dei nutrienti - evidenziano i ricercatori - conosciuto come concetto del "balance over time", non aiuta a correggere il problema delle carenze». Nel 92 per cento dei casi, inoltre, le istruzioni riguardo ad ingredienti o metodi di preparazione non erano sufficientemente chiare. Come se non bastasse l'85 per cento delle ricette non forniva informazioni sulle calorie contenute o sulla taglia dell'animale a cui era destinata, rendendo quantomai difficile stabilire quale dovesse essere la corretta razione giornaliera.

Il segreto, quindi, per avere Fido sempre in forma è affidarsi a cibi già testati o preparati dagli esperti, e in ogni caso sentire sempre il veterinario prima di decidere di fare qualche strappo alla dieta consigliata.

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