Attenti a questo trend: l'ultima folle sfida dei social che può costare cara alla pelle

Sui social network l'abbronzatura selvaggia è diventata virale. Colpa dell'ultimo folle trend che sembra riportarci indietro nel tempo

Attenti a questo trend: l'ultima folle sfida dei social che può costare cara alla pelle
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Altro che tormentoni estivi, sui social network l'abbronzatura selvaggia è diventata virale. Colpa dell'ultimo folle trend che sembra riportarci indietro nel tempo, quando la parola "abbronzatissimi" non era solo il titolo di un film cult ma uno stile di vita. Su Instragram e TikTok impazza la moda della tintarella estrema per esibire con orgoglio le linee nette lasciate dal costume dopo ore di esposizione ai raggi UVA.

Come è nato il trend

La tendenza si è diffusa dall'Australia agli Usa fino in Europa grazie a video virali che mostrano giovani sorridenti che si autocelebrano tra lettini, specchi e rossori sospetti. "La mia faccia è così bruciata che probabilmente ho un cancro alla pelle", scherza una giovane inglese in un video con oltre 70mila visualizzazioni, mentre una influencer australiana ammette, nel suo reel da 300mila views: "Ho un'ossessione per le linee di abbronzatura". Da gennaio a oggi l'hashtag #sunburnttanlines ha superato 200 milioni di visualizzazioni, mentre su Instagram #suntan sfiora il milione. Che lo si chiami #tanline o addirittura #tanlinechallenge - che trasforma il fenomeno in una vera e propria sfida tra patiti di abbronzatura - la domanda rimane la stessa: tutto questo a quale prezzo? "La sfida dell'abbronzatura su TikTok è folle, se solo sapessero il danno che si stanno facendo", afferma Jay Allen OAM, CEO della Australian Skin Cancer Foundation. Ecco perché gli esperti lanciano l'allarme: la cultura dell'abbronzatura glamour sta prendendo piede tra i giovani con conseguenze potenzialmente gravi per la salute della loro pelle.

L'allarme degli esperti

"Le nuove generazioni credono che le linee dell'abbronzatura siano desiderabili e sui social network condividono le loro esperienze e i consigli su come scottarsi e ottenere abbronzature sempre più evidenti", ha spiegato Mark Nevin, CEO del Cancer Council all'ABC: "Questo comportamento è pericoloso perché i giovani si espongono intenzionalmente ai dannosi raggi UV, aumentando così il rischio di sviluppare un cancro della pelle e tumori cutanei. Bastano quindici minuti di esposizione al sole per iniziare a danneggiare la pelle". I social media non sono però l'unico problema nella diffusione del falso mito dell'abbronzatura nelle challenge come quella della "tan line". Nei loro video i giovani promuovono anche app che creano routine di abbronzatura personalizzate e stabiliscono per quanto tempo bisogna esporsi al sole per ottenere l'abbronzatura desiderata.

Le app per l'abbronzatura perfetta

Un fenomeno preoccupante veicolato da Applicazioni che promettono routine personalizzate, stabilendo il tempo ideale di esposizione al sole per raggiungere la tonalità desiderata. Le app utilizzano l'intelligenza artificiale per analizzare la pelle dell'utente tramite una foto, suggerendo poi il tempo ideale di esposizione ai raggi UV in base alle condizioni climatiche del giorno. Ma per gli esperti questo tipo di tecnologia alimenta comportamenti estremamente rischiosi. "Non esiste un modo sicuro per abbronzarsi sotto il sole, ma la protezione solare 50+ è fondamentale ed evitare le ore più calde è un altro ottimo consiglio.

Diffondere l'idea che si possa controllare l'esposizione con un'app è fuorviante e pericoloso", riferisce l'esperto della ABC, che punta a frenare il fenomeno virale con una corretta informazione e maggiore sensibilizzazione tra i giovani.

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