Un salto, in un sol colpo, di ben sei gradini. Il rating della Grecia passa così, in base ai parametri di Standard&Poor's, da «SD», cioè default selettivo, a «B-». Stabile l'outlook, segno che nei prossimi mesi la valutazione non sarà modificata. Un riconoscimento, quello dell'agenzia di rating Usa, degli sforzi compiuti dai governi dell'euro zona per mantenere Atene nella moneta unica. Il Paese ellenico, inoltre, riceverà entro oggi i 16 miliardi residui della tranche di aiuti per complessivi 34,3 miliardi. Buone notizie anche per l'Italia: secondo la Commissione Ue, il nostro Paese «non sembra correre alcun rischio di bilancio nel breve termine».
I rischi sono invece giudicati «medi» nel medio termine, e «bassi» nel lungo termine a patto che «le politiche di risanamento siano realizzate a pieno» e purché «il bilancio primario sia mantenuto ben oltre il 2014 ai livelli previsti per quell'anno».Le stime d'autunno della Commissione Ue collocano il bilancio primario italiano a quota 0,8% nel 2014.
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