"Sala coccola i violenti". L'immobile del Comune agli antagonisti che assaltano la polizia

Il centro sociale Lambretta di Milano, che ha partecipato all'assalto alla polizia durante il presidio della Lega, ha in concessione un immobile del Comune dopo lunghissimi anni di occupazione: un premio della giunta Sala ai violenti

"Sala coccola i violenti". L'immobile del Comune agli antagonisti che assaltano la polizia
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Sputi, morsi, calci e pugni alla polizia sembrano diventati all'improvviso accettati dalla comunità di sinistra. Niente è cambiato dal passato, le violenze contro gli agenti ci sono sempre stati ma, almeno, quando si verificavano scontri non si assisteva al teatrino degli indignados contro le divise, ree di aver compiuto il loro dovere. Gli ultimi scontri si sono registrati a Milano: circa 200 antagonisti hanno tentato di raggiungere un presidio securitario della Lega e, per farlo, hanno tentato di sfondare un cordone di polizia. Tra quei manifestanti di centri sociali e anarchici anche tre esponenti della sinistra in Regione e Comune.

"Il Comune di Milano deve assolutamente revocare la concessione dell'immobile di via Rizzoli al centro sociale Lambretta. Undici anni di occupazioni abusive non sono bastate per evitare di regolarizzarli, ora però il limite è stato ben oltrepassato", è la protesta di Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale milanese della Lega, alla quale gli antagonisti hanno cercato di impedire di presentare il suo libro. "Gli scontri con la polizia non possono essere compatibili con una legittimazione istituzionale. Già è stato molto grave sedersi attorno a un tavolo insieme agli allora abusivi, quindi ora basta. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico", ha proseguito l'europarlamentare.

Perché Sala, si chiede Sardone, "non ha ancora espresso solidarietà alle forze dell'ordine, due agenti feriti, assaltate in via Padova? Non può urtare la sensibilità dei suoi amichetti del Lambretta? Deve continuare a proteggerli e coccolarli?". Proprio a seguito della manifestazione violenta di via Padova della scorsa domenica, la Lega in consiglio comunale ha organizzato una protesta per chiedere una presa di posizione del sindaco contro gli antagonisti. Con fiaccole e "bavagli" sulla bocca i consiglieri della Lega, Silvia Sardone, Samuele Piscina e il capogruppo Alessandro Verri hanno denunciato l'aggressione subita.

"Due agenti sono stati feriti da questa gentaglia. È arrivata lì con i bastoni e i sassi usati contro la Polizia. C'è un clima d'odio che non può essere sottovalutato, contro forze dell'ordine, contro chi non la pensa come voi, questo è fascismo", ha detto Sardone in Aula. "Almeno una parte della maggioranza che governa Milano è profondamente antidemocratica", è l'intervento in Aula di Samuele Piscina. Una maggioranza, prosegue, "dedita a pratiche molto vicine a quelle del Ventennio fascista. Quei centri sociali che scendono in piazza a dire che siamo noi quelli fascisti, brutti e cattivi. Ecco, le stesse pratiche le adottano i fasciocomunisti dei centri sociali", prosegue il consigliere.

Tutto questo mentre, come si sente dalle registrazioni, dai banchi della maggioranza il consigliere del Partito democratico Michele Andrea Roberto Albiani ha iniziato a urlare contro l'esponente leghista. Grida scomposte che hanno richiesto l'intervento del presidente per richiamare all'ordine.

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