Presidente Sangalli, l'Istat ci dice che nel 2012 c'è stata la caduta più forte dei consumi fin dal '97. Le famiglie continuano a spendere sempre meno. Il commercio è il settore più colpito dalla crisi. E le risposte del governo, sul taglio della spesa pubblica, appaiono lente.
«La crisi morde ancora - risponde il presidente della Confcommercio - e colpisce indistintamente tutti i territori e tutti i settori produttivi. Ci troviamo in condizioni economiche e sociali difficilissime, e a soffrire particolarmente sono le imprese del terziario, che vivono in prevalenza di domanda interna. È una situazione da allarme rosso. Nei primi tre mesi di quest'anno hanno già chiuso i battenti 40mila imprese, e stimiamo una perdita netta di 95mila aziende del terziario nel biennio 2013-2014, la metà nel solo commercio al dettaglio».
E per quest'anno, come andranno le cose?
«Il calo dei consumi sta colpendo tutte le voci di spesa. Ci preoccupa, in particolare, la costante diminuzione degli acquisti di alimentari e bevande, segno di malessere diffuso e profondo. Cogliamo con fatica qualche segnale di stabilizzazione dell'economia, che potrebbe tradursi in una modesta ripresa, ma non prima dell'anno prossimo. Nel 2013 Pil e consumi scenderanno rispettivamente dell'1,7% e del 2,4%. Uno scenario tutt'altro che confortante. Perciò è necessario agire subito su tutti i fronti - revisione della spesa pubblica, investimenti, riduzione del carico fiscale - per innescare una ripresa apprezzabile».
Per il momento, il governo Letta ha deciso di congelare per tre mesi l'aumento dell'Iva ordinaria dal 21 al 22%. Ma alla fine dell'estate che cosa succederà?
«Il rinvio di tre mesi dell'Iva è una segnale, importante, ma lo vogliamo interpretare come un passo per arrivare alla definitiva cancellazione. Ricordo, per inciso, che è aumentata l'imposta sui prodotti distribuiti dalle macchinette automatiche. Se davvero si vuole rilanciare la domanda interna, non si può, davvero non si può decidere un aumento dell'Iva. A questo proposito, visto che siamo all'inizio della stagione estiva, la Confcommercio vede con molto favore la proposta del sottosegretario Vicari sull'aumento a 3mila euro del limite all'uso del contante: può giovare molto al turismo».
Molte imprese del terziario sono creditrici delle amministrazioni pubbliche. Il governo sembra deciso ad accelerare i rimborsi, concentrandoli nel 2013 per dare sostegno all'economia.
«Spero che finalmente si arrivi a restituire subito, e con modalità facili, alle imprese i debiti della Pubblica amministrazione. È necessario superare la ferraginosità delle procedure, ed estendere a tutte le imprese la possibilità di compensare i crediti con tutti i debiti fiscali. Nodi che fino a oggi hanno reso difficile, se non impossibile, l'attuazione di un provvedimento di grande importanza. Speriamo che questa volta l'emergenza prevalga sulla burocrazia, e che le imprese si vedano riconosciuti i pagamenti, che per loro rappresentano una vera e propria boccata d'ossigeno».
L'Italia, uscendo dalla procedura di infrazione Ue, avrà margini di flessibilità sul bilancio a partire dal 2014.
«Solo nelle prossime settimane potremo misurare la reale apertura di credito di Bruxelles.
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