«Tagliamo le indennità» Raccolto 1 milione di firmeReferendum anti Casta

«Siamo pronti a riaprire la raccolta di firme per il referendum contro le indennità parlamentari, ma speriamo che deputati e senatori facciano un gesto di responsabilità e si auto riducano gli emolumenti come hanno chiesto 1,3 milioni di cittadini. Così raggiungeremo subito lo scopo senza organizzare la consultazione, facendo risparmiare allo Stato molti milioni. Arturo Parisi (nella foto sopra) si è già dichiarato disponibile a presentare un disegno di legge per recepire le richieste del referendum». Il portavoce di Unione Popolare Vito Pucci ha comunicato le prossime mosse dei referendari, mentre la coordinatrice Maria Di Prato ha annunciato che sono state già raccolte 1 milione e 305mila adesioni alla richiesta di referendum per abrogare l'articolo 2 della legge 1261 sulle indennità parlamentari.

Le firme saranno depositate in Cassazione solo a gennaio: è infatti vietato presentare richieste di referendum nell'anno che precede le elezioni. Il movimento anti Casta nato un paio di anni fa in passato ha promosso anche il referendum contro la legge elettorale poi «adottato» dall'Idv di Antonio Di Pietro (sotto).

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