Isae: fiducia dei consumatori ai massimi da novembre 2007

Migliorano le valutazioni sul clima economico, ma c'è ancora prudenza sia nella spesa che nel risparmio. L'immobiliare fa eccezione: gli italiani intendono cogliere le occasioni al volo. E il Centro studi di Confindustria conferma che la ripresa è in corso.

Roma. Proseguono i segnali di miglioramento del trend economico italiano. L'indice di fiducia dei consumatori elaborato dall'Isae si è portato sui massimi da novembre 2007, ovvero il periodo precedente il conclamarsi della crisi. Notizie positive anche dal Centro studi di Confindustria (Csc): la produzione industriale dovrebbe essere rimasta invariata su base mensile confermando la gradualità della ripresa.
FIDUCIA. Secondo l'inchiesta Isae, la fiducia dei consumatori italiani a luglio è salita da 105,4 punti a 107,5 sui valori più elevati dal novembre del 2007. Le indicazioni più favorevoli sono giunte dalle valutazioni relative al quadro economico generale (che passano da 81,1 a 85,4 punti, massimo dal dicembre del 2007) e dall'indicatore che sintetizza le attese a breve termine che aumenta, per il quinto mese consecutivo, a 99,4 (da 97,7), sui valori più elevati dal maggio del 2007. Modeste variazioni caratterizzano invece, in senso favorevole le opinioni sulla situazione corrente (da 113 a 113,4) e negativamente quelle sulla situazione personale (da 119 a 118,7). Anche quest'ultimo valore, come tutti gli altri, rimane comunque superiore alla media dell'ultimo anno. I consumatori percepiscono inoltre un marcato rallentamento della dinamica inflazionistica sia presente che attesa, con i saldi che si posizionano in prossimità dei minimi storici. La fiducia, misurata su base territoriale, risulta in miglioramento in tutte le macroaree anche se con relativamente minore intensità nel Nord-Est.
QUADRO ECONOMICO. A luglio si sono rafforzati i segnali di recupero emersi a partire da aprile. In particolare, sono migliorate nettamente le valutazioni sulla situazione corrente del Paese (da -107 a -98, miglior risultato dal dicembre del 2007), anche se le attese a breve termine, dopo il marcato recupero di giugno, segnano una flessione (da -24 a -27). Circa il mercato del lavoro, le attese di incremento delle disoccupazione si riducono da 80 a 74, in prossimità dei valori dello scorso ottobre. I giudizi sugli aumenti dei prezzi registrati negli ultimi 12 mesi, dopo la lieve risalita di giugno, segnano infine a luglio un vero e proprio crollo, posizionandosi a 1 da 24 di giugno, in prossimità del minimo storico del gennaio 1999, quando il saldo era risultato pari a zero.
SITUAZIONE PERSONALE. I consumatori, nonostante la valutazione positiva dello scenario attuale, tendono a indicare la propria condizione in maniera più problematica rispetto al contesto. Da un lato, sono migliorate le valutazioni sulla situazione familiare: i giudizi sul bilancio familiare tornano positivi (da 0 a 1 il saldo), con un recupero di quanti dichiarano di quadrare il bilancio (la percentuale aumenta da 62 a 68). Migliorano anche le valutazioni presenti e future della propria situazione familiare: i saldi recuperano rispettivamente da -46 a -45 e da -7 a -4. Tuttavia si è manifestata minor disponibilità ad effettuare sia risparmi che spese per beni durevoli, presenti e future. Le intenzioni di risparmio nei prossimi dodici mesi infatti scendono da -52 a -65 e riguardo ai beni durevoli, a giudizi sfavorevoli (il saldo diminuisce da -78 a -84) si affiancano intenzioni ancora più negative, con il saldo che scenda da -46 a -58. Riguardo all'acquisto di un'autovettura, ad esempio, il saldo passa da -166 a -167. La disposizione favorevole del mercato immobiliare si riflette invece su maggiori disponibilità di acquisto o manutenzione straordinaria dell'abitazione. I saldi recuperano rispettivamente da -191 -183 e da -169 a -159 segnando rispettivamente i picchi da maggio 2005 e da aprile 2003.
CSC. Il Centro studi di Confindustria ha rilevato a luglio una variazione nulla dell'attività industriale rispetto a giugno, quando si è avuto un aumento dello 0,5% su maggio (dati destagionalizzati). La produzione media si è ridotta a luglio 2009 del 17,8% su base annua (-19,9% a giugno).

«La stabilità di luglio conferma la gradualità della ripresa da livelli di partenza molto bassi», ha commentato il Csc sottolineando che «il terzo trimestre potrebbe registrare il primo incremento congiunturale dopo cinque contrazioni consecutive, grazie anche ai guadagni acquisiti nel corso del secondo».

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