da Giakarta
Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad è intervenuto con una gragnuola di nuove dichiarazioni sulla vicenda nucleare, accusando gli occidentali di dire solo «menzogne», ma dicendosi anche pronto a dialogare con «qualunque Paese». Ed è tornato a profetizzare la «sparizione» di Israele.
Ahmadinejad parlava in Indonesia, dove si trova per partecipare al vertice del D8, gli otto Paesi islamici più popolosi al mondo. La tribuna più adatta per cercare sostegno alla posizione della Repubblica islamica. E infatti, un primo risultato sembra averlo ottenuto, dal momento che il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono, ha detto di credere negli «scopi pacifici» del programma iraniano e ha suggerito la possibilità di una mediazione del proprio governo nel braccio di ferro in corso.
Quanto a Israele, ieri il presidente iraniano lo ha definito «un regime tirannico che un giorno verrà distrutto»: ennesima minaccia proferita contro lo Stato ebraico da quando, ormai mesi fa, Ahmadinejad aveva dato scandalo definendo lOlocausto degli ebrei «un mito».
Ahmadinejad ha poi ammonito sulle conseguenze di un eventuale attacco a Teheran. LIran «ha le capacità tecniche e altro per difendere i propri interessi» e «qualsiasi danno al popolo iraniano costerà perdite gravi» agli altri.
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