Le voci di dismissioni o abbandono dellIst? «Sciocchezze». Lidea di unificarne i vertici col San Martino? «I risparmi si possono fare unendo gli uffici tecnici o gli uffici acquisti, non lassistenza». Claudio Montaldo, l'assessore regionale alla Salute, lo ha spiegato ieri allIst, davanti a medici e ricercatori. «Assessore, smentisca la cassandre» si è affrettato a dirgli Gian Franco Ciappina, il direttore generale. «Abbiamo coperto i disavanzi dellIst e lo abbiamo messo a capo della Rete oncologica - replica lassessore-. I fatti parlano, la Regione non abbandona lIst».
Un discorso che però non rassicura tutti. Ieri allIst si presentava un «laboratorio di formazione manageriale». Insieme a Montaldo hanno parlato il direttore generale e quello sanitario dellIstituto. Non Riccardo Rosso, direttore scientifico, escluso dal tavolo delle autorità e non salutato da Montaldo nel suo discorso. «Non chiedete a me il perché, si parla di una mia sostituzione, sarà per questo - spiega Rosso-. Se le parole dellassessore mi hanno rassicurato? In teoria, non sono contrario allintegrazione col San Martino. Montaldo però è stato vago, lIst non deve restare schiacciato».
In sala, ieri, cerano anche i ricercatori precari di Ist e Gaslini. «Il governo si è impegnato a cambiare la legge che ci impedisce di stabilizzarli» spiega Montaldo. «Cambiata la norma, però, non potremo dare tutto a tutti - conclude Ciappina-. Faremo una selezione».
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