«Istituiamo zone franche nei quartieri degradati per aiutare i negozianti»

Istituire delle zone franche urbane (quindi senza tasse) nei quartieri degradati di Genova per favorire la nascita di attività commerciali: è la richiesta della Camera di Commercio di Genova ai ministri dello Sviluppo Economico e dell’Interno Corrado Passera e Annamaria Cancellieri. La richiesta, inviata al governo Monti attraverso una lettera, è stata presentata ieri dal presidente della Camera di Commercio Paolo Odone, secondo il quale l’introduzione di zone franche urbane, con incentivi per le nuove attività commerciali potrebbe essere una soluzione contro il degrado dei quartieri. «Un valore come il commercio in una città come Genova, fatta da centri storici bellissimi ma difficili da gestire - sottolinea Odone - dev’essere incentivato, è una tutela contro il disordine pubblico. Presidia, illumina, pulisce e fa solidarietà». Il progetto è già stato applicato in Francia e in una città come Marsiglia ha creato 9mila nuovi posti di lavoro.

Nelle zone individuate come degradata (si pensi alla Maddalena, a Pré, Sampierdarena o Cornigliano, dove esiste anche un problema di sicurezza) chi apre una nuova attività non pagherebbe tasse per 5 anni e per i successivi 5 ne pagherebbe metà. «In Francia ha avuto successo, e il governo a fronte di un investimento consistente ha risolto due problemi - dice Odone - creando posti di lavoro e sicurezza per i cittadini».

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