Una turista italiana in vacanza nellisola caraibica di Tobago è stata uccisa mercoledì mattina a colpi di machete. Decapitata nella villa dove ogni anno trascorreva diversi mesi di mare. Lassassino ha quindi cercato di ammazzare anche la cameriera, unico testimone oculare dellomicidio. Che però è riuscita a sfuggire, barricandosi in una dependance della casa. Preso dalla disperazione, lomicida si è quindi avvelenato togliendosi la vita. Questo stando alle prime ricostruzioni compiute dagli investigatori. La tragedia è infatti oggetto dindagine da parte della polizia di Port of Spain, capitale della repubblica di Trinidad Tobago. Che coordina gli agenti di Scarborough, principale città dellisola, i primi ad entrare nella casa posta ora sotto sequestro.
Il corpo senza vita di Michela Aurecchione, signora di 56 anni residente nel Varesotto, sposata con un costruttore del lago Maggiore, era riverso nel garage della villa Bacolet Pink House nella zona di Bacolet Garden. Mentre quello del suo assassino, NKosi Neptune, isolano di 26 anni, è stato ritrovato davanti alla porta della casetta doveva viveva la domestica, corsa incontro agli agenti in evidente stato di choc. Secondo quanto riferito dal Consolato onorario dItalia di Scott street a Port of Spain, la vittima aveva appena litigato proprio con il suo assassino. I due si conoscevano: il ragazzo sembra infatti che avesse compiuto in passato alcune riparazioni nellabitazione per poi diventare amico della donna. I due hanno alzato a litigare. Dalle parole si è passati agli insulti. Poi NKosi avrebbe afferrato il machete per colpire e uccidere brutalmente litaliana. Bisogna ora comprendere quale fossero i motivi del contrasto, anche se la polizia parla di movente passionale. La governante è rimasta impietrita di fronte alla scena ma ancora non sarebbe stata in grado di fornire ununica versione dellaccaduto. È corsa prima in cucina urlando, inseguita dallassassino, per poi attraversare la casa e chiudersi nellappartamento dove vive. Luomo ha cercato più volte di entrare. La governante è riuscita a bloccare la porta con dei mobili evitando così la furia omicida. A questo punto lassassino ha ingerito qualche veleno e si è tolto la vita.
La comunità italiana che vive tra le isole di Trinidad e di Tobago, lingue di mare cristallino e tramonti indimenticabili, è letteralmente sotto choc. Aurecchione era conosciuta, trascorreva qui quattro-cinque mesi ogni anno dopo aver comprato una splendida casa circa dodici anni fa. Una tranquilla famiglia borghese lombarda che faceva la spola con il lago Maggiore. Mai un problema. Mai una discussione. Ma solo il piacere, dopo essere atterrati sullasfalto incerto della pista di Crown Point, di godersi con tranquillità il mare, le spiagge bianche di Store Bay e Pigeon Point. I coralli della barriera di Buccoo Bay. Insieme al marito, che era rientrato solo da qualche giorno in Italia e che adesso è ripartito per larcipelago.
Tobago rimane infatti una delle isole caraibiche ancora poco battuta dagli italiani, più tranquilla rispetto alla sorella maggiore Trininad. Non sfugge a violenza e criminalità (in aumento i sequestri di persona) ma gli omicidi sono quasi sempre frutto di regolamento di conti per storie di stupefacenti, di sgarbi tra gang rivali. I turisti sono lasciati in pace. Se escludiamo qualche rapina come in numerose altre località turistiche del centro America. Basta evitare di girare di notte in certi quartieri malfamati segnalati su tutte le guide.
gianluigi.nuzzi@ilgiornale.it
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