Jack Black: «Lotto con il cibo come in Kung Fu Panda»

TaorminaIl grande cinema formato famiglia raddoppia, anzi, triplica. E ieri ha avuto il suo momento con l’anteprima nazionale di Kung Fu Panda 2, girato in 3D dalla cinese Jennifer Yuh. Nelle sale dal 24 agosto, il bombastico prodotto firmato dalla DreamWorks e distribuito dalla Universal ha fatto bella mostra di sé all’apertura del 57esimo Festival di Taormina, con una proiezione speciale al Teatro Antico, doverosamente attrezzato per la nuova tecnologia. A dominare il lancio del divertente panda-monio messo in piedi da Jeffrey Katzenberg e compagnia animante ha provveduto Jack Black, l’attore statunitense che ha prestato la propria robusta voce al panda dagli occhioni neri, qui protagonista di diverse buffe avventure. Battaglie di Kung Fu, paesaggi cinesi affascinanti e architetture esotiche stavolta fanno da sfondo alla crescita di Po. L’animale, infatti, continua ad avere un tremendo appetito, pur pretendendo di diventare un maestro di arti marziali. «Per venire qui, mi sono perso il quinto compleanno di mio figlio Tommy, ma vedrò di recuperare», dice Jack Black, la cui fisicità compressa in qualche modo corrisponde ai tratti di Po, panda in lotta con la sua corpulenza. Già apprezzato in Tropic Thunder, insieme a Tom Cruise e Robert Downey jr., Black è ormai il doppiatore ufficiale della serie, visto che, dopo Kung Fu Panda numero 1 e 2, è in predicato per il numero 3, «sempre che il pubblico lo voglia», per dirla con Katzenberg.
In Italia sarà Fabio Volo il suo corrispettivo, ma Jack comunque ci tiene a fornire la propria ricetta di doppiaggio, arte nella quale gli italiani eccellono. «Consiglio di rilassarsi, innanzitutto: se non si ha fretta, si possono provare vari registri vocali. E poi questo è un film per bambini, occorre raggiungere la loro sensibilità», spiega l’interprete, anche padre di Sammy, 3 anni. «Per calarmi nel personaggio di Po, mi sono ricordato che da piccolo volevo fare la rockstar. Insomma, volevo essere qualcuno, esattamente come il mio panda. Io, poi, sono molto "fisico" e amo rotolarmi per terra, per esempio, insieme ai miei bambini. Siamo tutti un po’ nerd: i nerd del mondo devono unirsi!», scherza il produttore, che di recente ha finanziato il remake de I fantastici viaggi di Gulliver, dove interpreta Gulliver, recitando insieme ad Emily Blunt. Tre mesi fa, Black ha terminato le riprese di Bernie, una commedia nera dove lui, nel ruolo di un impresario di pompe funebri, finisce con l’uccidere una ricca vedova, incarnata da Shirley McLaine. «E' una forza della natura, dalla quale si può tuttora imparare molto», osserva l'artista.
Per girare Kung Fu Panda 2 ci sono voluti tre anni e a Katzenberg, specialista del settore 3D, non sfuggono le difficoltà e i rischi, legati all’esubero di pellicole girate nel formato tridimensionale. Negli Usa, in effetti, i media cominciano a interrogarsi sulla bontà d’un genere, che dal pubblico viene vissuto come espediente per far incassare i produttori. E mentre anche i nostri più stagionati maestri, Bernardo Bertolucci in testa, si cimentano con il 3D, per tacere di autori effervescenti come Fausto Brizzi, ora alle prese con Sex in 3D, è giusto interrogarsi su uneventuale differenziazione della tecnica, variabile secondo i gusti europei, piuttosto che americani? «È un po’ come quando apparve il colore: ogni regista l’ha usato a suo modo, esplorandone il potenziale.

Come non penso che nessuno abbia usato il colore allo stesso modo, così credo che nessuno utilizzi il 3D alla stessa maniera. Purché ci sia qualità e continuità - penso a Transformers - sarà possibile dimostrare il valore del 3D: intanto, i problemi tecnici più gravi sono scomparsi», risponde Katzenberg.