Torino - La Juventus rilancia. E annuncia che fin dall'anno prossimo intende essere competitiva per i massimi traguardi: «Faremo una grande squadra subito», ha detto ieri l'amministratore delegato della società Jean Claude Blanc. L'occasione era data dall'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione bianconero del piano di sviluppo a medio termine: al fine di sostenerlo finanziariamente, il CdA ha deliberato di proporre all'assemblea degli azionisti, che si riunirà entro fine aprile, un aumento di capitale di 104,8 milioni di euro mediante l'emissione di 80.621.332 azioni. Il prezzo di emissione sarà di 1,30 euro per azione: il valore intorno al quale oscilla in questi giorni il titolo Juventus è di circa 1,87. «Abbiamo sempre detto che avremmo fatto di tutto per garantire alla società un futuro degno del suo passato», ha commentato John Elkann, vice-presidente dell'Ifil, la cassaforte di casa Agnelli impegnatasi a sottoscrivere la quota di sua competenza (60%), aggiungendo poi che «la famiglia crede in questo progetto». Al termine del collocamento sul mercato, la Juventus potrà contare su un capitale di 330 milioni, «diventando la terza società europea e puntando a primeggiare non solo in campo nazionale ma anche e soprattutto in quello internazionale», ha osato il presidente Giovanni Cobolli Gigli.
Il modo per arrivare a tanto ha provato a spiegarlo Blanc: «Rinforzeremo la squadra in tutti i reparti, ma di sicuro non intendo comunicare ai nostri rivali quanti soldi destineremo al mercato. La nostra idea è quella di trattare grandi giocatori, ma possibilmente di farli venire a Torino prima che esprimano completamente il loro valore». Tradotto: la Juve non può e non vuole trattare il Ronaldinho di oggi, ma si attrezzerà per scoprire un Ronaldinho dei tempi del Paris St Germain e magari anche prima. «Potenzieremo il settore giovanile e la capacità di reclutamento, costruiremo un gruppo che sarà un mix di talenti giovani e campioni affermati». A proposto di questi ultimi: messi al corrente di quanto stava accadendo, hanno accolto con soddisfazione il tutto e alla fine del discorso di Elkann è scoppiato un applauso. «Finalmente ci sono basi oggettive sulle quali ragionare», ha detto Del Piero a nome di tutti.
La strada resta comunque lunga e per nulla semplice: entro fine marzo sarà comunque ufficializzato il nuovo main sponsor che comparirà sulle maglie al posto di Tamoil («stiamo ragionando con Fiat, ma non solo», ha ammesso Blanc, il quale punta anche a individuare una dozzina di abbinamenti forti ai quali legare l'immagine bianconera), dopo di che si passerà alle trattative con i singoli giocatori («Su Buffon siamo sempre stati ottimisti, la risposta di oggi è la migliore che potessimo dare») e si farà il tifo affinché l'Italia ottenga l'organizzazione degli Europei 2012: «Nel nostro piano sono compresi 20-30 milioni per la ristrutturazione dello stadio Delle Alpi - ha spiegato Blanc -, ma siamo pronti a investirne 120 se l'Italia ospiterà gli Europei e il Governo manterrà la promessa del finanziamento a tasso zero per venti anni».
Passando invece al dettaglio della prima squadra, Deschamps può dormire sonni tranquilli: «Resterà sicuramente con noi, è un allenatore giovane, di talento e dal cuore bianconero - ha concluso l'ad -. Per il resto, cerchiamo innanzi tutto un centrale difensivo e un centrocampista di qualità». Chi ha però sognato il ritorno di Cannavaro, se lo tolga dalla testa: «Strada non percorribile», ha ammesso Cobolli Gigli.
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