Juventus Ferrara prepara la poltrona a Lippi «Non mi stupirei se tornasse in bianconero»

Torino. Ferrara è ben informato e ieri non si è fatto trovare spiazzato. Davanti a precisa domanda («Buffon dice che non si stupirebbe di un ritorno di Lippi alla Juve?»), ha opposto altrettanto precisa risposta: «Non mi stupirei nemmeno io». Ed è una sorta di conferma del ritorno del ct, quando chiuderà con la nazionale dopo i mondiali. Ferrara conosce bene Lippi, è stato il suo vice, difficilmente parla a vanvera. Nel frattempo ha il compito di risollevare la Juve dalle angustie di campionato, tracciare una buona rotta e trovare gioco decente. Ferrara e la Juve tornano a Siena, laddove l’anno passato il tecnico esordì sulla panca e in serie A.
Pur fingendo indifferenza, l’allenatore non ha gradito alcune osservazioni seguite al successo con il Maccabi. E al latore principale, Trezeguet, ha fatto sapere: «David ha detto che non giocava da punta unica da dieci anni, ma la sua era una notazione positiva ad una domanda insidiosa. E a chi fa notare che dai tempi di Trapattoni la Juve non giocava con una punta unica, ricordo che alle spalle di Trezeguet c’erano tre trequartisti».
Messi sull’attenti i contestatori, ora c’è da battere il Siena. «Dobbiamo tornare a vincere per non perdere terreno dall’Inter. Ma è vero che le statistiche dicono che finora la Juve è la squadra che ha tirato di più in porta.

Dobbiamo rischiare meno, aver la personalità di gestire la partita anche sull’1-0».
Oggi la riprova: sarà un caso ma Trezeguet rischia il posto a favore di Amauri. Iaquinta dovrebbe soppiantare Giovinco e Melo cercare l’ennesimo riscatto.