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Kabul, strage di francesi Talebani rivendicano attacco

I talebani rivendicano l’uccisione a tradimento di quattro soldati francesi da parte di un collega afghano: "Il soldato che ha aperto il fuoco è stato reclutato da noi". Sarkozy: ora via da Kabul

Kabul, strage di francesi Talebani rivendicano attacco

I talebani hanno rivendicato la strage di soldati francesi in una base della provincia di Kapisa, nell’est dell’Afghanistan, informando che il soldato afghano che ha aperto il fuoco era stato "reclutato" da loro.

"L’Emirato islamico in Afghanistan ha reclutato gente in posizioni importanti, alcuni di loro hanno già eseguito la loro missione", ha riferito il portavoce Zabihullah Mujahid.

L’attacco di venerdì ha riaperto la questione della sicurezza alla luce dei numerosi casi di infiltrati nella polizia e nell’esercito afghani. Il portavoce ha anche affermato che il video in cui marines Usa urinano sui cadaveri di talebani aumenta l’odio verso le truppe straniere e facilita il reclutamento. "Le nostre missioni sono diventate più facili dopo immagini come quelle del video".

Intanto il presidente afghano Hamid Karzai ha incontrato una delegazione della fazione di insorti Hezb-i-Islami - una milizia islamica radicale che controlla parte del territorio nel nordest dell'Afghanistan e il cui leader, Gulbiddin Hekmatyar, è un ex alleato degli Stati Uniti adesso inserito da Washington nella lista dei terroristi - per avviare dei negoziati di pace che spera che "avranno buoni risultati". Ad annunciarlo è stato lui stesso in Parlamento.

Gli Usa spingono da tempo per colloqui con i talebani fuori dal Paese e oggi l'inviato speciale americano per Afghanistan e Pakistan, Marc Grossman, incontrerà Karzai per discutere dei progressi e dei progetti in merito. 

Karzai ha dato il suo avallo ad un negoziato di pace con i talebani, sottolineando però che questa questione deve essere risolta dagli afghani. In un discorso per l’inaugurazione dell’anno parlamentare, il capo dello Stato ha sottolineato che "il processo di pace e riconciliazione appartiene alla nazione afghana e che nessun paese o organizzazione stranieri possono sottrarre agli afghani questo diritto". Karzai ha poi annunciato che il suo governo non si oppone più all’apertura di un ufficio di rappresentanza dei talebani in Qatar, se esso aiuterà a portare la pace in Afghanistan.

Infine, Karzai ha rivolto un appello ai talebani: "Spero che i nostri fratelli che stanno combattendo una guerra contro il loro stesso popolo capiscano attraverso gli sviluppi della situazione svelati di recente che questa stessa guerra è combattuta unicamente a vantaggio degli stranieri".

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