Kakà dà la carica al Milan Leo: «Motivazioni giuste e torneremo a vincere»

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(...) e un ennesimo passo falso sarebbe veramente difficile da digerire. Soprattutto perché tra una settimana inizia il campionato e Leonardo ha quasi terminato le parole per proteggere lo spogliatoio milanista da polemiche e attacchi mediatici. «Ma finalmente - attacca l’allenatore milanista - arriviamo ad una partita con quasi tutto il gruppo a disposizione». Tolti Abbiati, Dida e Bonera, ieri tutti i rossoneri si sono regolarmente allenati. E questa è già una nota positiva.

PENSO POSITIVO Fossero tutti come Alessandro Nesta, Leonardo non avrebbe di che preoccuparsi. «È la nota molto, molto positiva di quest’inizio stagione: l’infortunio l’ha cambiato è disponibile fino all’eccesso e siamo noi a doverlo frenare», l’aneddoto del tecnico brasiliano che prescrive così la medicina a questo Milan, decisamente poco in salute: «Realisticamente quello che dovrà cambiare di questa squadra è l'atteggiamento. La base è formata da campioni affermati, che hanno vinto tutto, molti dei quali sono qui da quasi dieci anni. Ora si tratta di lavorare sulle vere motivazioni che ci sono al suo interno, sull’orgoglio, si tratta di mettere insieme gli obiettivi personali e di squadra e da lì ripartire. Se mettiamo tutto quello che abbiamo, possiamo fare una buona stagione».

IL MERCATO Inutile allora, affidarsi al mercato per qualche innesto dell’ultima ora. In un mese di preparazione Leonardo ha toccato con mano le qualità della sua squadra ed è più che certo che «non sarà il mercato a determinare il nuovo Milan: se da qui al 31 agosto ci sarà un acquisto, sarà solo un ritocco». Vero, Leonardo aspetta sempre un difensore, valuta un possibile abbassamento sulla linea difensiva di Abate, intanto si coccola l’ultimo arrivato Huntelaar: «È arrivato e dopo solo un giorno si è detto disponibile per giocare a Pescara e questo mi è già piaciuto: ora bisogna dargli tempo per entrare nei nostri meccanismi di gioco».

DINHO E I CARABINIERI Inevitabilmente, dopo gli elogi e l’investitura berlusconiana di un mese fa, ogni prestazione di Ronaldinho finisce sotto la lente d’ingrandimento. Il brasiliano - uno dei più utilizzati da Leonardo in questo inizio di stagione - ha alternato buone prestazioni (vedi gran parte della tournée americana) con preoccupanti passi falsi. Come se non bastasse, i racconti delle sue notti brave (?) sono già finiti per ben due volte sulle pagine dei giornali. Ma per il tecnico brasiliano non c’è niente per cui allarmarsi: piazza Dinho alla pari degli altri compagni e protegge il suo fantasista. «Ronaldinho è un giocatore a disposizione della squadra - spiega Leo - e non faccio valutazioni specifiche solamente su di lui. Se un giocatore è in condizione, può fare la differenza e io ci credo. Ma non c’è un trattamento speciale per lui». Nonostante questa sia, presumibilmente, l’ultima stagione a disposizione del «dentone» per dimostrare di essere ancora uno dei 5 migliori calciatori in circolazione. «Ronaldinho si sta impegnando, è sano, si è messo d’impegno ma deve crescere in termini di costanza e iniziare a prendersi le proprie responsabilità. Al momento, mi pare prematuro pensare ad una valutazione», aggiunge Leonardo prima di spegnere sul nascere ogni eventuale polemica sulle sue serate poco «professionali»: «Va a cena e sembra che sia stato fino alle 5 in discoteca - sottolinea Leonardo, senza tralasciare un poco di sarcasmo -: ma lui deve solamente venire qui, allenarsi e fare bene. Per adesso ha fatto vedere a tratti quello che può fare, ma di certo noi non lo seguiamo con i carabinieri...».



VISITA A SORPRESA Ieri a Milanello sembrava di essere piacevolmente tornati al passato: Kakà è arrivato a sorpresa pochi minuti prima dell’allenamento e si è fermato con gli ex compagni per oltre un’ora. Sperando che anche da madridista i suoi influssi portino bene al Milan...

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