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Kamikaze a Giakarta negli hotel dei turisti: 9 morti

Il terrorismo kamikaze torna a colpire l’Indonesia prendendo di mira i grandi alberghi ed i turisti occidentali. Ieri mattina due potenti esplosioni hanno sconvolto Giakarta, la capitale indonesiana. I terroristi suicidi si sono fatti saltare in aria in due alberghi a cinque stelle: il Mariott ed il Ritz-Carlton. L’attacco ha provocato 9 morti e 52 feriti, diversi dei quali sono stranieri. Sul primo momento sembrava che fra i feriti ci fossero anche degli italiani, ma fino a tarda sera non risultava al ministero degli Esteri.
Il terrore è tornato a seminare il panico a Giakarta alle 7.47 del mattino, le tre di notte in Italia. I due alberghi sono vicini e si trovano nell’elegante quartiere di Mega Kuningan. L’esplosione più devastante è avvenuta nel seminterrato del Marriott. L’obiettivo era l’area dove gli ospiti vanno a fare la prima colazione. Pochi minuti dopo, un altro terrorista suicida è entrato nel ristorante del Carlton facendosi esplodere. Colonne di fumo grigio si sono alzate verso il cielo dagli alberghi devastati. Gli ospiti sono scappati in strada ancora in accappatoio. Una delle vittime è il neozalendese Timothy Mackay, presidente della compagnia internazionale di cemento Holcim. Fra la cinquantina di feriti 14 sono stranieri: australiani, inglesi, norvegesi ed 8 americani. Non solo turisti, che preferiscono gli alberghi e le spiagge di Bali, ma uomini d’affari ed imprenditori. La polizia ha riferito che fra i feriti ci sono anche degli italiani, ma alla Farnesina non risultava fino a ieri sera.
Una delle telecamere di sicurezza del Marriott ha ripreso uno dei terroristi con uno zaino ed una valigia con le rotelle. Cappellino da baseball in testa avanzava in maniera goffa nella hall dell’albergo, probabilmente a causa del peso dell’esplosivo. Circa 30 secondi dopo la prima esplosione ha sconquassato il ristorante dell’hotel di lusso. Poi è toccato alla prima colazione del Carlton. Una terza bomba nascosta nella borsa di un computer è stata trovata in tempo e disinnescata. L’aspetto più inquietante è che i due terroristi erano arrivati mercoledì registrandosi regolarmente come ospiti. Secondo il capo della polizia, generale Bambang Hendarso Danuri, hanno utilizzato «la stanza 1808 come centrale operativa». Nella stanza hanno assemblato con calma gli ordigni rudimentali. Ieri avrebbero dovuto lasciare l’albergo, invece si sono divisi per farsi saltare. Il Manchester United, che avrebbe dovuto soggiornare al Marriott da oggi, ha annullato la tappa indonesiana del suo tour asiatico: i biglietti per l’incontro della squadra inglese contro una selezione locale, in programma per lunedì, erano esauriti da tre settimane.
L’Indonesia era già stata colpita nel 2002 a Bali e fino al 2005 nella capitale da sanguinosi attentati della Jemaah Islamiya, l’al Qaida con gli occhi a mandorla. Il presidente indonesiano, Susilo Bambang Yudhoyono, appena eletto per un secondo mandato, ha parlato di campagna di destabilizzazione. Secondo l’intelligence esiste anche un piano per assassinare il capo dello Stato. Lo stesso Yudhoyono ha mostrato la fotografia di alcuni terroristi che si addestrano a sparare ad un bersaglio con la sua immagine. Il presidente ha parlato di «attacco crudele e disumano». I terroristi «non hanno alcuna considerazione dei danni fatti al nostro Paese». Il presidente americano Barack Obama ha «condannato con forza gli attentati» ed offerto la collaborazione Usa per dare la caccia ai colpevoli.
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