Nairobi - In Kenya un gruppo di uomini armati ha ucciso nelle prime ore di oggi un politico dell’opposizione, mentre gli scontri tra bande tribali rivali nella zona della Rift Valley non accennano a placarsi e si estendono alla capitale, minacciando di spingere completamente fuori controllo la crisi politica che dura da ormai un mese.
Assassinato un deputato democratico Melitus Were, un deputato di prima nomina del Movimento Democratico Arancione, è stato colpito da due proiettili alla testa poco dopo la mezzanotte mentre era al portone di casa sua. Poche ore dopo, a Naivasha, due elicotteri militari hanno aperto il fuoco sulla folla che aveva circondato la stazione della polizia locale, all’interno della quale si erano rifugiati alcuni membri della tribù dei Luo, secondo quanto dichiarato da un giornalista di Reuters. Secondo la polizia i proiettili sparati per disperdere i manifestanti erano di gomma. Il portavoce del Movimento Democratico Arancione, Tony Gachoka, ha detto, ma senza fornire alcuna prova a sostegno, che Were è stato colpito dagli avversari politici. "Non vogliamo che nell’indagine si ometta di seguire alcuna pista, ma sospettiamo un gioco sporco". Il governo però non ha commentato la vicenda.
Continuano gli scontri etnici Alcune ore dopo la morte di Were, sono state uccise atredici persone a colpi di macete in nuovi scontri etnici scoppiati a Kibera, una borgata di Nairobi, non lontano dal luogo in cui il deputato è stato ucciso. Lo hanno riferito testimoni presenti sulla scena. Il presidente del Kenya Mwai Kibaki ha lanciato un appello alla calma ma il suo rivale politico e capo dell’opposizione Raila Odinga ha avvertito che il paese rischiava di scivolare verso uno stato di anarchia. Oltre 800 persone sono state uccise dalle elezioni del dicembre scorso, che a giudizio dell’opposizione sono state manipolate. La violenza si è alimentata con una serie di omicidi tra tribù che non si sono mai accordate sulla spartizione delle terre, della ricchezza e del potere dopo che l’ex colonia britannica ha conquistato l’indipendenza, 44 anni fa. Intanto è in corso il tentativo, guidato dall’ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, di mediare tra il governo e l’opposizione.
In poche ore 22 morti Sale alla cifra di ventidue il numero dei morti nelle ultime ore. Altre nove persone, oltre alle tredici già conteggiate, sono state trovate uccise a Kakamega, nelle baraccopoli di Nakuru e a Naivasha
Fide: il deputato ucciso era cattolico "Il deputato Mugabe Were era un cattolico impegnato nel sociale ed era sposato con un’italiana originaria di Lecce". È quanto riferiscono all’Agenzia di stampa vaticana Fides fonti della Chiesa locale dal Kenya. Mugabe Were era un deputato dell’Orange Democratic Movement, il partito di Raila Odinga, il leader dell’opposizione che contesta la vittoria del Presidente Mwai Kibaki alle elezioni del 27 dicembre 2007. Ieri, 28 gennaio, un commando di due persone ha atteso sotto casa il deputato e lo ha ucciso all’istante, mentre si trovava ancora in automobile. "L’onorevole Were era stato formato nel centro per i giovani creato a Nairobi da padre Adelmo, un missionario comboniano, che ora si è ritirato in Etiopia come eremita. Collaborava con padre Moscatelli, sulla questione della discarica di Nairobi.
La sua morte ha suscitato una profonda emozione tra le persone che lo conoscevano e ne apprezzavano il suo impegno sociale" riferisce ancora la Chiesa locale. "Pensiamo - osservano ancora le fonti ecclesiali - che i suoi assassini appartengano alla setta dei Mungiki, che hanno molti interessi illeciti nelle baraccopoli della capitale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.