Carolina Kostner non ce l'ha fatta. Troppo brava Mao Asada, la leggiadra diciassettenne giapponese che dopo il programma corto la seguiva a 18 centesimi di punto. È finita seconda Carolina, medaglia d'argento, miglior risultato per lei e per una pattinatrice italiana a un campionato del mondo. Nonostante la caduta dopo pochi secondi del suo programma («Il cuore mi si è fermato per un attimo»), la Asada ha battuto la Kostner per meno di un punto e ha meritato la medaglia d'oro perché il suo programma è stato più completo e più riuscito di quello dell'azzurra.
Sono le 21.44 quando Carolina Kostner comincia a pattinare, seconda a scendere sul ghiaccio nel gruppo delle sei migliori. È bellissima nel suo vestitino rosa, sembra serena, tranquilla. La sua giornata aveva seguito la solita routine, allenamento sul ghiaccio alla mattina, stretching, pranzo, ancora allungamento, relax e merenda, poi, due ore prima dell'appuntamento con la storia, via verso il palazzo del ghiaccio di Goteborg dove oltre diecimila persone aspettano sulle tribune lo spettacolo più atteso di questo campionato del mondo. E spettacolo è stato. Ancora prima dell'esibizione delle aspiranti al podio, c'era stata la sorpresa del ritiro della campionessa uscente Miki Ando, dolorante ad un polpaccio.
La tensione sale a mille quando Carolina parte con una bella combinazione triplo-triplo-doppio affrontata con un bel sorriso sul volto, ma dopo pochi secondi ecco il primo errore all'atterraggio di un altro triplo salto: si salva mettendo la mano sul ghiaccio, riprende con coraggio il suo programma irto di difficoltà. Altri piccoli errori seguono negli oltre tre minuti di danza elegante dell'azzurra, Carolina forse si innervosisce un po', ma non si tira indietro, porta avanti il suo programma coraggioso e difficile, ancora una volta chiude un atterraggio con la mano in terra, sbanda un po' durante l'esecuzione dell'angelo, non rinuncia alle ultime combinazioni di salti, ma non è perfetta. Eppure... la giuria non la penalizza, anzi, con il punteggio di 120,40 Carolina ottiene il suo primato stagionale, il totale è di 184,68, va chiaramente al comando e non le resta che aspettare l'esibizione delle avversarie. Kiira Korpi, la splendida finlandese che pattina dopo di lei, infila una serie paurosa di errori e scivola lontana in classifica, la coreana Yu-Na Kim sbaglia qualcosa e finisce dietro di poco, la medaglia a questo punto è sicura, sì, ma di che colore sarà? Ecco Mao Asada, la scattante giapponese, sembra una bimba al cospetto della Kostner, 4 anni a quest'età si vedono eccome, si dovessero votare eleganza e femminilità non ci sarebbero dubbi, ma qui in gioco c'è il ruolo di numero 1 del pattinaggio e allora le cose cambiano. Perché la giapponese, nonostante la caduta al caricamento del triplo aksel che apre il suo libero (un salto che Carolina non esegue in gara), dimostra di essere superiore. Sembra finita, ma invece reagisce alla grande e pattina il resto del programma come una furia scatenata, una furia bella e bravissima però, infila combinazioni di tripli salti e non finire e non sbaglia più nulla, chiude con un dubbio nell'anima, ma i giudici di dubbi non ne hanno, la più brava stavolta è stata lei, l'oro sarà suo.
Con 121,46 punti nel libero e 185,56 punti complessivi, la piccola giapponese va al primo posto e per Carolina il sogno svanisce. Avrebbe voluto dedicare alla cugina Isolde che ieri compiva 33 anni un oro, ma Isi, che vinse il suo primo mondiale in superG proprio all'età di Carolina, sarà contenta anche dell'argento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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