L’allarme Bar e farmacie nel mirino

Hanno messo a segno almeno 12 colpi in poco più di un mese. Tre giovanissimi rapinatori italiani, di cui due fratelli di 17 e 18 anni e una ragazzina ancora sedicenne, sono stati arrestati ieri mattina dai poliziotti della settima sezione investigativa dell’Upg (Ufficio prevenzione generale) al termine delle indagini. I tre arrestati fanno parte di una banda di baby-rapinatori composta da altri tre giovani non ancora rintracciati, tutti residenti tra San Siro e Ticinese. «Cosa facciamo oggi? - si chiedevano prima di entrare in azione -. Rapiniamo dalle nostre parti o dalle vostre?». Tutte le farmacie e le tabaccherie colpite, infatti, risultano nelle due zone in cui abitavano i piccoli malviventi, che in alcuni casi si sono spinti fino al quartiere Romolo. La prima rapina risale al 23 dicembre scorso, in una tabaccheria di viale Cassala. L’ultima accertata è quella del 3 febbraio alla farmacia di viale Ranzoni. Gli investigatori hanno calcolato un bottino complessivo di circa 8mila euro.


I giovani balordi erano piuttosto violenti: come si può notare dalle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza di una farmacia (nella foto accanto, ndr) mentre la ragazzina faceva da palo, uno dei due complici entrava in negozio con il volto coperto e puntava un coltello alla gola del titolare o di un cliente.
Curiosità: i due fratelli risultano «figli d’arte». Il padre, rapinatore seriale, era stato arrestato un paio d’anni fa per aver messo a segno 54 colpi nei supermercati e i negozi in zona Greco-Turro.

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