L’allenatore del cervello è anche un gioco portatile

Il titolo si chiama Brain training e in Giappone ha venduto già 1,8 milioni di copie

Massimo Carboni

da Milano

Se da una parte il mercato dei videogame sta conoscendo una crescita senza soste, è inutile negare che parallelamente a questo successo di numeri si assiste a un lento impoverimento di idee.
Nintendo, leader nel settore delle console portatili, ha deciso di pensare ad una serie di prodotti per la sua nuova piattaforma DS che non solo non hanno nulla in comune con i giochi tradizionali, ma che si pongono anche l’arduo compito di raggiungere un pubblico fino ad ora mai sfiorato dalla passione dei videogiochi. Il titolo senz’altro più ambizioso di questo nuovo segmento si chiama «Brain Training», ovvero l’allenatore del cervello. Si tratta di un progetto serio e decisamente interessante.
Alla base di tutto ci sono gli studi del Dottor Ryuta Kawashima, famoso neuropsichiatra della Tohoku University che da anni studia le dinamiche dell’attività cerebrale. Secondo Kawashima il cervello per rimanere in efficienza deve essere costantemente allenato, altrimenti rischia di invecchiare precocemente, proprio perché le sue funzioni non vengono più stimolate.
Proprio per mantenere il cervello giovane e in perfetta forma Kawashima ha ideato una serie di esercizi di «stretching mentale» che contribuiscono a mantenere allenato e in piena forma il nostro «muscolo intelligente» e che sono confluiti proprio in «Brain Training», un titolo che in Giappone ha avuto un successo enorme con quasi 1,8 milioni di copie vendute e che ora si appresta a sbarcare anche in Europa.
L’altro elemento curioso di Brain Training e il target di riferimento. Infatti, in Giappone due terzi degli acquirenti totali hanno dai venticinque anni in su, non sono videogiocatori abituali e hanno un livello socio/economico decisamente alto.
Tornando all’allenatore cerebrale che in Italia si chiamerà «Brain Training del dottor Kawashima: quanti anni ha il tuo cervello», va detto che si basa su una serie di semplici esercizi aritmetici e di memorizzazione di parole e numeri che vengono svolti in chiave divertente sfruttando le capacità interattive della console DS, quindi con risposte vocali, oppure con l'uso del pennino sullo schermo dotato di funzionalità touch screen. Misurando la velocità e la precisione con cui vengono risolte le semplici prove, il software attribuisce un punteggio. Qualche esempio pratico? L'esercizio di distinzione verbale tra quello che si vede e quello che si legge propone all'utente di dire a voce alta non il colore che legge, ma quello che vede alternativamente sui due display del DS.


Così capiterà di vedere una scritta «rosso» di colore blu e l’utente dovrà dire blu, sembra facile ma la confusione tra quello che si legge e quello che si vede genera spesso banali errori, specie in «cervelli poco allenati» e con sequenze molto veloci.
Non manca, all’interno degli esercizi, anche l’ormai famosissimo sudoko. Brain Training sarà in vendita anche in Italia a maggio a 30 euro circa.

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