Promettono assistenza e non la mantengono: i supermercati dellelettronica finiscono nel mirino dellAntitrust. Al call center dellAutorità, infatti, arrivano sempre più denunce di consumatori alle prese con prodotti difettosi, impossibilitati a far valere la garanzia a causa delle indicazioni confuse, insufficienti o addirittura assenti da parte dei venditori. Dallinsieme delle segnalazioni ricevute e dai primi accertamenti compiuti, infatti, «emerge la difficoltà - spiega lAuthority - di individuare il soggetto cui rivolgersi per lassistenza». Molti clienti si rivolgono direttamente ai produttori - o meglio vengono indotti a farlo per mancanza di informazioni esatte - non sapendo che devono invece rivolgersi al venditore per far valere la garanzia legale. Spesso sono inoltre indirizzati dagli stessi venditori ai centri di assistenza tecnica dei produttori, con il pretesto che in questo modo possono ottenere la riparazione in un tempo più breve.
Allappello non manca nessuno dei grandi nomi del settore: Mediamarket (marchio Mediaworld), Unieuro, Sgm Distribuzione (marchio MarcoPoloExpert), Euronics e Nova (marchio Euronics), Dps Group e Dml (marchio Trony). Tutte queste catene, sostiene lAntitrust, «avrebbero tenuto comportamenti commercialmente scorretti tali da confondere la clientela: dalle informazioni carenti sui termini per lesercizio dei diritti relativi alla garanzia legale biennale di conformità (riparazione e/o sostituzione), al rifiuto di riconoscere lapplicabilità della garanzia o di sostituire il prodotto difettoso come richiesto».
La casistica è ampia: alcuni clienti hanno lamentato di avere ricevuto indicazioni insufficienti o fuorvianti sui loro diritti. Altri hanno denunciato di non essere stati informati sui tempi dellintervento di riparazione o di avere dovuto attendere a lungo prima di riavere loggetto o, ancora, di aver dovuto pagare le spese per la riparazione o per il trasporto benché il prodotto fosse in garanzia.
Da qui lapertura del procedimento che dovrà verificare se le aziende «abbiano agito correttamente nellinformare i consumatori sullesistenza della garanzia legale sui prodotti e sulle differenze con la garanzia convenzionale offerta a pagamento. Le istruttorie, inoltre, dovranno accertare se le imprese abbiano correttamente riconosciuto ai consumatori lesercizio della garanzia legale e il diritto di recesso», conclude lAutorità.
Protestano i rivenditori: «Non possiamo essere ritenuti responsabili per le complicazioni di una normativa difficile da interpretare e ancora di più da applicare». Federdistribuzione ed Aires (Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati) ricordano, come Mediamarket ed Euronics, che «il personale di vendita è generalmente a disposizione del cliente per fornire eventuali informazioni anche sulla garanzia» ma nelle catene di distribuzione «il contatto con il personale è generalmente ridotto al minimo. Inoltre molti prodotti offerti nei punti vendita associati contengono (sulla confezione o allinterno di essa) le condizioni di garanzia con cui vengono venduti dando al consumatore le informazioni necessarie».
Per le associazioni di consumatori invece la mancata assistenza «è il maggiore e più reiterato illecito nei rapporti tra consumatori e commercianti» sostiene lAduc, lAssociazione per i diritti degli utenti e consumatori, che ha pubblicato sul suo sito Internet migliaia di segnalazioni su questo tema. «Il trucco dei commercianti - continua lAduc - si basa sul fatto che esistono due garanzie sui prodotti: quella dei produttori e quella di legge».
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