L’arte dei giardini diventa un libro di paesaggi

Il timoniere di questo viaggio questa volta non è Ulisse, ma Penelope. Pur continuando a tessere la tela in attesa dell'amato, affilate le armi dell'intelletto, del disegno e d'antiche sapienze botaniche, Penelope esce di casa per restituire al mondo i frutti e i profumi dell'Eden. Grazie a Marta Isnenghi, Flaminia Palminteri e Ines Romiti, nasce il repertorio inedito e appassionante di cinquanta paesaggiste italiane. Donne che concepiscono il paesaggio come forma d'arte e il giardino come luogo di contemplazione e cultura. Infatti protagonisti accanto alle «donne di fiori» sono i giardini, i parchi, i chiostri dei conventi, i roseti, ma anche i cortili delle scuole, disegnati a volte insieme ai bambini, gli orti, le piazze.
Nella prima parte compaiono alcuni saggi sulle paesaggiste nella storia, in Europa e in America e i ritratti delle nostre «pioniere». Poi in lunga sequenza sfilano i paesaggi e i giardini del nostro paese: romantici, sfaccettati, eclettici, minimalisti, rigorosi. Ogni progetto è presentato in una scheda con un breve testo e una sequenza di immagini che illustrano i mutamenti di forme e colori attraverso le stagioni, elencando dettagliatamente le specie botaniche impiegate. Il rapporto con la natura e con la vegetazione vengono dunque sottoposti ad uno sguardo privilegiato. Si è scelta un'osservazione dall'interno, alla scoperta di qualità e talenti femminili che configurano dimensioni di vita e di lavoro che si realizzano nel segno della bellezza e della salvaguardia della Terra, tema impegnativo che riguarda il futuro di tutti.


Un percorso con circa novanta progetti, che tocca molti settori della ricerca e mette in luce un patrimonio dalle innumerevoli valenze. Emergono quindi testimonianze e frammenti di vita capaci di comporre una trama fatta di scenografie, esplorazioni e racconti. «Donne di Fiori» è un volume di 192 pagine, edito da Electa e costa 80 euro.

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