L’auspicata revisione della legge 180 non peggiori una situazione già difficile

L’auspicata revisione della legge 180 non peggiori una situazione già difficile

Dopo aver letto l’articolo pubblicato il 29 dicembre 2005 sulla dichiarazione del ministro della Sanità, Francesco Storace, di mettere mano alla legge 180, che regolamenta l’operato psichiatrico, in me è nata, ancora una volta, una motivata e fortissima preoccupazione.
Ho subito diversi Tso (Trattamento sanitario obbligatorio), e dopo il primo, avvenuto nel giugno del 1996, a solo 32 anni, ho deciso di scrivere un libro sulla mia destrutturata, distruttiva, spaventosa, colma di sofferenza, drammatica, sconvolgente e dolorosissima esperienza di ricovero coatto.
Ho scritto il libro per provare a ottenere una sacrosanta giustizia e per far capire come si passa, dopo un Tso, dal pieno fulgore all’essere ridotto peggio di una larva umana.
Dopo ogni ricovero (ben sei...) sono stato costretto, per mesi e mesi, ad affrontare una disperata e durissima risalita per colpa dell’overdose di psicofarmaci, che in pratica mi hanno completamente stroncato sia a livello psichico che fisico.
Chiedo l’intervento di tutti (in primis deputati, senatori e ministri) onde evitare che una eventuale modifica sbagliata della legge 180 faccia peggiorare le già gravi condizioni imposte alle persone che stanno male. Da parte mia, sono fortemente deciso e fortemente determinato nel voler portare avanti questa lotta.

Anche se tante cose dovrebbero essere il pane quotidiano, so che purtroppo determinate cose non esistono neanche mensilmente, per cui ogni tanto non guasta vedere un po’ di Umanità e di Giustizia: tante persone ne sono assetate.
Natale Adornetto - Catania

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